Cronaca locale

Il ritorno di MiTo dieci anni di grande musica

A settembre debutta la nuova edizione sotto la direzione di Campogrande. Alla Scala il primo di 80 concerti

Piera Anna Franini

MiTo, il festival che corre lungo l'asse Milano-Torino, compie dieci anni. Ed è in occasione di questo importante traguardo che cambia i vertici. Si affaccia con un nuovo presidente, Anna Gastel, e direzione artistica, affidata al compositore Nicola Campogrande. Dal 3 al 22 settembre un diluvio di appuntamenti, 80 a Milano e altrettanti a Torino, articolati attorno a un tema portante, quest'anno «Padri e figli». Debutto alla Scala il 3 settembre.

La scelta è caduta su Gianandrea Noseda che verrà prima a Torino quindi a Milano alla testa della London Symphony. In quello stesso giorno, dal mattino a sera si presenta per i piccoli fra i 2 e 4 anni lo spettacolo Glimp, offerto dall'Oorkaan Ensemble, e insignito di premi come «migliore produzione dell'anno». La programmazione prevede alcuni nomi importanti del concertismo nazionale, tra cui il violoncellista Mario Brunello e il pianista Andrea Lucchesini. Ma il punto di forza del festival non risiede nei grandi nomi (che mancano) ma nell'intelligenza e fantasia nel comporre programmi. L'appuntamento più curioso e impegnativo è quello del 10 settembre, il «Giorno dei Cori», con una bella carrellata di 22 cori di prestigio nelle chiese milanesi.

Tra cui il pluripremiato Coro di voci bianche dei Piccoli Musici di Casazza, il Gruppo polifonico Josquin Despréz, il Coro da Camera Sine NOmine, gran finale in Duomo con i mille coristi dell'intera giornata, il coro guida Giovanile Italiano diretto da Michael Gohl, specializzato nel dirigere il pubblico. Altro appuntamento con il pubblico protagonista sarà quello del 13 settembre, in Conservatorio, con la pianista Gabriela Montero che oltre al classico programma (Schubert e Schumann) improvviserà su temi proposti dal pubblico. Il 5 settembre si apre con «Casa Bach», ovvero musiche dei Bach nel teatro Studio Melato, quindi «Senza Eredi», al Teatro di Vetro, con il duo violino-pianoforte (Luciani-Motterle) impegnato in Schubert, Ravel, Brahms. Si chiude con una serata intitolata «Paternità condivise» ovvero un programma firmato Bach, Brahms, Stravinsky, Cassadò.

Uno degli appuntamenti del giorno successivo prevede la presenza del Trio delle brave Gorna- Radic-Manzini che offrono musiche di Piazzolla, Bernstein ma anche Nadia e Lili Boulanger. L'Orchestra della Rai di Torino (i complessi della Mole sono effettivamente molto presenti in questa edizione di MiTo) tornerà il 15 settembre con due classici, Stravinsky e Korsakov, e una composizione del contemporaneo edrin che si è divertito ad attingere a Stravinsky. Alternativo il programma del 16 dal momento che a Debussy, Rossini, Ives etc si accostano brani di Sting e Jovanotti.

L'Orchestra del Regio, il 17, accosterà Beethoven a Ginastera e soprattutto vede la presenza di una pianista interessante come Vanessa Bonelli Mosell.

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