Cronaca locale

Il rock riscopre la canzone In... milanese

Serata con Ricky Gianco per raccontare la tradizione e presentare le nuove band

Simone FinottiC'era una volta la «scuola milanese». C'erano le canzoni, c'era quella poesia intrisa di malinconica ironia che echeggiava nelle osterie, nei teatri, nei cabaret. C'erano i luoghi della tradizione, i cantautori e i cantastorie, i personaggi della mala che diventavano artisti e gli amiconi del bar e del tavolo del biliardo che, dopo quel paio di bicchieri in più, si reinventavano filosofi. Ma forse, a ben guardare, non è il caso di usare il passato, perché le tendenze, come si sa, a volte ritornano. Anche le tradizioni hanno un loro «vintage» e non a caso, negli ultimi anni, in città stanno risorgendo veri e propri «miti» del passato. Come la Balera dell'Ortica (via G. A. Amadeo 78), storico dopolavoro ferroviario degli anni Sessanta recentemente riaperto, dopo 12 anni di stop, per offrire serate a base di ballo liscio, boogie woogie, bocce e cucina casalinga, con musica dal vivo e ospiti che sembrano usciti da un vinile del Festivalbar. E ne stanno nascendo di nuovi, come lo Spirit de Milan alle Cristallerie Livellara di via Bovisasca, con serate swing anni '40, momenti milanesi Barbera & Champagne, camerieri che parlano in dialetto e l'ottimo bistro- ristorante la Sgagnosa. Intendiamoci: posti frequentati da frotte di giovani, non solo roba per nostalgici. Per questo i locali che puntano sulla «Milano che fu» fioccano da ogni parte: chi avrebbe mai immaginato, ad esempio, di sentir suonare versi e strofe di Svampa, Valdi, Gaber o Jannacci fra i tavoli di uno «street food»? Eppure è quello che accadrà proprio stasera al TOM.The Ordinary Market, l'american bar-restaurant con cibi provenienti da tutto il mondo affacciato sulla meravigliosa piazza della Vetra (via Molino delle Armi angolo via della Chiusa) dove, dalle 22, proseguono i «Rock Files Live!» di LifeGate con una serata tutta dedicata alla Milano degli anni '60, '70 e '80, i tre decenni in cui affondano le radici della musica d'autore del dopoguerra. Sarà un magnifico viaggio a suon di note, con un cicerone d'eccezione: ci penserà Ricky Gianco a condurci fra canzoni, ricordi e aneddoti sui grandi interpreti dell'epoca. Accanto al musicista lodigiano, che proprio in questi giorni festeggia il suo 73esimo compleanno, ci saranno Folco Orselli, Claudio Sanfilippo e i Teka-P: un mix ideale per fare delle canzoni milanesi le vere protagoniste di una serata che si preannuncia più frizzante che mai, in un evocativo alternarsi tra nuove proposte e originali rivisitazioni. Ce ne sarà per tutti, anche per i più giovani, curiosi di scoprire le nuove tendenze della scuola milanese che, checché se ne possa pensare, è più viva che mai, anche se ha un po' cambiato pelle con incursioni nel punk, nel metal, nella satira sociale e politica e nel demenziale.

Per rendersene conto basta un colpo d'occhio agli artisti «lumbard» degli ultimi 20 anni, da Elio a Van de Sfroos, dai Punkreas ai Vallanzaska.

Commenti