Cronaca locale

Rozzano, agguato all'ipermercato per vendicare abusi sulla bimba

L'agguato davanti a un supermercato alle porte di Milano. Si costituisce un 34enne pluri pregiudicato: è il fratello del genero della vittima

Rozzano, agguato all'ipermercato per vendicare abusi sulla bimba

A costituirsi per l'omicidio di Antonio Crisanti, il 63enne ammazzato ieri sera davanti a un supermercato Rozzano, Comune alle porte di Milano, è stato il fratello del genero della vittima, Emanuele Spavone, un pluri pregiudicato di 34 anni, che a bordo di uno scooter lo ha avvicinato e freddato. Il movente dell'omicidio andrebbe cercato all'interno di dinamiche familiari: una vendetta meditata dal killer su cui gli investigatori stanno cercando di fare chiarezza. Secondo quanto raccontato dall'omicida, come riporta Repubblica, a far scattare la rappresaglia sarebbe stata una vicenda di abusi sessuali su una bambina di cui sarebbe stato autore proprio la vittima.

Spavone si è consegnato questa mattina alla caserma della tenenza di Rozzano, insieme alla persona che guidava lo scooter, il 27enne Achille Mauriello. Al loro fianco era presente anche l'avvocato che si è subito confrontato con il magistrato che sta dirigendo le indagini. L'agguato, secondo quanto ricostruito durante il primo interrogatorio, è stato fatto davanti al supermercato "Il Gigante" di viale Lario nel Comune a sud di Milano (guarda la gallery). Ieri sera, intorno alle 18, la vittima è stata raggiunta da quattro dei cinque colpi d'arma da fuoco esplosida Spavone con la sua pistola calibro 9x21. "L'assassino - ha raccontato agli inquirenti un testimone - ha teso l'agguato alla vittima proprio davanti al supermercato e, a bordo di uno scooter guidato da un complice, si è poi allontanato dalla zona".

L'agguato sarebbe stato maturato per vendicare le violenze su una bambina. Tra le ipotesi possibili al vaglio del pm Monia Di Marco e del procuratore aggiunto Letizia Mannella ci sarebbero, infatti, alcune particolari attenzioni riservate dal 63enne nei confronti di una delle due figlie minori del fratello del killer. Spavone avrebbe, quindi, deciso di vendicarsi per conto del fratello.

Crisanti, secondo quanto appreso dall'agenzia Agi, era già indagato dalla procura di Milano per abusi sessuali sulla nipotina.

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