Cronaca locale

Sala boccia Pisapia: eliminata Equitalia ma riscuote solo il 39%

Il candidato Pd nel programma ammette il flop del sindaco Vuole «garante delle multe» e più controlli su sosta selvaggia

Chiara Campo

Riduzione di Irpef e Imu, un taglio alla tassa di occupazione del suolo pubblico e dei rifiuti nei quartieri che soffrono la presenza di grandi cantieri pubblici (vedi la linea M4 che sta creando rivolte da San Babila al Lorenteggio). Beppe Sala si prepara a lanciare oggi con Francesca Balzani, l'assessore al Bilancio della giunta Pisapia con cui si è scontrato duramente alle primarie (e anche dopo) un grande piano di riduzione della pressione fiscale sui milanesi entro 5 anni, se sarà eletto. Impegni già sintetizzati sul programma depositato al momento della candidatura a sindaco del Pd. Ma val la pena ricordare che nel 2011 Giuliano Pisapia durante i tour elettorali prometteva mezzi Atm gratis agli anziani, invece non solo ha aumentato subito del 50% il ticket ma ha alzato pure gli abbonamenti senior. Tempo al tempo dunque. Ma persino Sala boccia il sindaco sulla riscossione delle tasse: forse ha sopravvalutato gli strumenti a disposizione. Si legge nel testo del suo programma che «il Comune si è assunto l'onere della riscossione diretta dei tributi abbandonando Equitalia attraverso un Servizio di riscossione che pero risulta ancora poco sviluppato» tanto che «la quota di accertato che viene effettivamente riscosso è ferma al 39,2%» sono «dati della Relazione dei Revisori dei conti sul rendiconto 2015». Ecco perchè tra gli impegni dei cinque anni ci mette «l'efficientamento della riscossione tributi». Palazzo Marino insomma non riscuote oltre il 60% del dovuto. Stangata in vista invece sugli immobili di pregio: se sarà eletto mr Expo intende «chiedere al governo di procedere all'attuazione della revisione degli oneri catastali».

Prima di sbilanciarsi a promettere «un fisco più equo» Sala farebbe bene a guardarsi intorno. Sta candidando in lista mezza giunta e in Consiglio siederanno la maggior parte di quelli che in questi anni hanno bloccato varie riforme, dal recupero degli scali ferroviari fino al regolamento del Verde o degli Animali (che infatti deve ripromettere nel programma). Per alleggerire le tasse e trovare investimenti per riqualificare le case popolari l'uomo di Renzi punta alla «cessione di parte di quote societarie», prima su tutte ha in mente Sea. In bocca al lupo, specialmente se al ballottaggio sarà costretto a fare patti con la sinistra più radicale.

Chissà che per fare cassa Sala non virerà su un altro ben noto «metodo Pisapia»: nel programma parla di «un incremento significativo del controllo dei vigili» nei quartieri, «in particolare della sosta selvaggia». Troppi ricorsi? Per ridurre i contenziosi tra Comune e cittadini pensa di introdurre il «Garante delle multe». D'altra parte, usando un linguaggio ideologico sentito e risentito in questi anni dalla giunta arancione, scrive anche lui che «la bicicletta può essere lo strumento principe della mobilità cittadina». E le nuove generazioni vanno educato già dalle scuole a pensare «a una città in cui l'auto non sia uno strumento indispensabile».

Comune vs auto, la guerra da sinistra continua.

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