Cronaca locale

Una «Sala dei riti» inaugurata da Gallera Giachetti: «Continuiamo a rinnovare»

Spazi per le cerimonie dei diversi culti. Privacy garantita alle famiglie

Il Policlinico di Milano ha la sua nuova Camera mortuaria. Spazi triplicati e una rinnovata attenzione alla privacy delle famiglie e un luogo inter-religioso capace di ospitare anche riti diversi da quello cristiano. La nuova Camera mortuaria è già attiva, ed è stata inaugurata dai vertici del Policlinico insieme all'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. È accessibile da via Pace 9, e va a sostituire quella in uso fino ad ora nell'area di un cantiere della nuova metropolitana M4 (fermata Sforza Policlinico) e che ormai era diventata inadeguata.

«Con questa nuova Camera Mortuaria - spiega Simona Giroldi, direttore generale della Fondazione Cà Granda Policlinico di Milano - abbiamo voluto dimostrare il nostro totale rispetto per la dignità del defunto e della sua famiglia. I nuovi spazi ci permettono di restituire una dimensione umana e una grande attenzione al decoro degli ambienti che era difficile mantenere negli spazi precedenti, sia a causa dei lavori in corso per la nuova metropolitana, sia per le difficili opere di manutenzione in una palazzina».

La Camera Mortuaria dispone di tredici camere ardenti (in precedenza quattro), ciascuna delle quali garantisce riservatezza ai famigliari di un defunto che vogliano dargli l'ultimo saluto. Sono presenti tre camere singole per la vestizione delle salme (in precedenza era in funzione un unico spazio comune) e uno spazio separato e riservato per sei celle frigorifere, due delle quali attrezzate per gestire defunti infettivi. Infine, la nuova Camera mortuaria dispone della Sala dei Riti, un apposito spazio attrezzato per la preparazione della salma e per svolgere la cerimonia funebre secondo culti diversi da quello cristiano (come ad esempio ebraico, musulmano o induista), e uno spazio ulteriore per cerimonie laiche (atei o agnostici).

«La realizzazione della Camera Mortuaria - conclude Marco Giachetti, presidente della Fondazione Cà Granda - è stata progettata per accompagnare il Policlinico verso il completamento del nuovo ospedale, i cui lavori sono in corso, e per agevolare la realizzazione della fermata Sforza Policlinico della nuova M4.

Insieme al nuovo Pronto Soccorso inaugurato nel 2015 e ai continui lavori di ammodernamento degli attuali padiglioni, il Policlinico continua a rinnovarsi per avvicinarsi sempre più alle esigenze dei cittadini e dei suoi pazienti, il tutto senza interrompere di un solo giorno la continuità delle cure».

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