Cronaca locale

Saluti romani a Milano per i caduti della Rsi

Corteo neofascista al Cimitero Maggiore di Milano per commemorare i caduti della Repubblica sociale italiana. "Ricordiamo i difensori della patria uccisi dall'utopia comunista"

Saluti romani a Milano per i caduti della Rsi

"Viva il fascismo, viva l'Europa!". In occasione del 25 Aprile i volontari di Azione e Lealtà hanno manifestato al Cimitero maggiore di Milano per rendere omaggio ai caduti della Repubblica sociale italiana. Al termine della manifestazione, gli oltre 250 partecipanti hanno fatto il saluto romano rivolgendosi alle tombe.

"Qui al Campo X ricordiamo i difensori della patria uccisi tra il 1943 e il 1945 dall'utopia comunista", spiegano i volontari di Azione e Lealtà nel corso della manifestazione in ricordo dei caduti della Repubblica sociale italiana. I caduti sepolti al campo X sono 925. Tra questi 137 della Guardia Nazionale Repubblicana, 40 della Decima Mas, 52 dell'Esercito, 24 del Servizio Ausiliario Femminile, nove delle SS Italiane, sette dei paracadutisti, cinque della Marina, sedici della Polizia e 300 non identificati. I volontari hanno poi deposto una corona di fiori al centro del campo per commemorare i morti. Dopo qualche ora l'Anpi ha organizzato una contro manifestazione per portare un omaggio ai partigiani caduti e sepolti al Cimitero maggiore. L'iniziativa "Porta un fiore al partigiano" ha visto i partecipanti deporre fiori rossi sulle tombe e intonare canti come Bella ciao e Fischia il vento che sono stati cantati da circa un centinaio di persone.

In via Palmieri, invece, si sono verificati attimi di nervosismo durante la cerimonia dell'Anpi. Alcuni militanti di Forza Nuova hanno lanciato insulti contro i manifestanti. Le forze dell'ordine hanno controllato da lontano la situazione, ma non si è mai registrata la necessità di un intervento da parte loro. In via Palmieri, nel popolare quartiere Stadera già centro di tensioni per il racket dell'abusivismo e di degrado sociale, si trovano due lapidi dedicate a vittime del fascismo. In passato erano state anche asportate da ignoti suscitando lo sdegno delle forze antifasciste.

All'inizio di aprile gli attivisti di estrema destra avevano, invece, denunciato un tentativo di intrusione nella loro sede.

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