Cronaca locale

San Siro, Milly Moratti "in trincea"

La consigliera Pd rilancia lo "stadio per due" disegnato da Boeri

San Siro, Milly Moratti "in trincea"

Milly Moratti ricorda ancora quando fu costruito il terzo anello del Meazza, «eravamo due ragazzi io e Massimo», il marito ex patron dell'Inter che era presidente del Comitato incaricato di realizzare l'ammodernamento dell'impianto per Italia '90. Ora che Milan e Inter hanno depositato a Palazzo Marino il piano di fattibilità del nuovo stadio, che prevede la demolizione del Meazza e la creazione di una cittadella commerciale, dello sport e del divertimento sulle sue ceneri, Milly Moratti che è consigliera comunale del Pd sarà chiamata a votare a favore o contro. E prima che si apra un ampio dibattito - entro luglio il presidente della Commissione Sport Marco Fumagalli (lista Sala) vuol provare a convocare già i presidenti dei club e gli assessori coinvolti nella partita per un primo confronto con maggioranza e opposizione - annuncia che boccerà lo stadio bis: «Il Meazza è a norma, è sufficiente e si può sviluppare il quarto anello nell'area dell'ex trotto». Rilancia il progetto del «San Siro per due» disegnato 7-8 anni fa dall'architetto Stefano Boeri, con due ingressi permanenti e distinti per Milan e Inter («oggi è assurdo che ogni settimana vadano sostituite moquette e sedie, rossonere o nerazzurre»), con un terzo anello ridimensionato e usato per aprire museo e ristoranti panoramici («uno sarebbe stato affidato allo chef Davide Oldani»). Un piano che prima ancora dello sviluppo del bike sharing prevedeva già «spazi per il noleggio e la riparazione delle biciclette». Nel piano c'era spazio anche un centro commerciale, un albergo. E l'area dell'ex trotto sarebbe diventata un «bosco del calcio» in tutte le sue declinazioni, con campi per il calcio a 5 o a 7 e 8 giocatori, per il beach soccer («tensostrutture sponsorizzate, avevamo molte offerte»), con piscina scoperta e spazi per l'ippoterapia. Milly Moratti spiega che il piano prevedeva anche che la scalinata dell'ex ippodromo grazie ad una struttura trasparente fosse trasformata in una zona museo e negozio dello stadio.

Un progetto che secondo l'esponente Pd «si potrebbe riproporre, salvando lo stadio Meazza».

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