Cronaca locale

Sanità e Welfare a Maroni Il superassessorato agita Fi

Colloquio con Berlusconi: rimpasto a ottobre con un azzurro. Spunta la delega al Volontariato

È ufficiale. Roberto Maroni, presidente della Regione, assume l'interim a Welfare e Salute, il superassessorato che ha tanto voluto e che adesso è nato per legge. Suo vicepresidente resta Mario Mantovani, con deleghe a Relazioni internazionali, Rapporti con la Ue e Programmazione comunitaria. L'interim di Maroni però si annuncia breve, in scadenza a fine ottobre, anche perché in Forza Italia il clima è tutt'altro che sereno. Tra un mese e mezzo è attesa una revisione più ampia, con definizione dell'assessore a Welfare, Volontariato e Expo (che diventerà un dopo Expo).

Per decidere il futuro è stato determinante un colloquio con il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, e a questo punto appare praticamente certo, come richiesto dal partito, che l'assessore non arriverà dal mondo dell'università, ma dall'interno di Forza Italia. Durante la giornata si sono susseguiti contatti con il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, con la coordinatrice regionale, Mariastella Gelmini, con il capogruppo azzurro in consiglio regionale, Claudio Pedrazzini.

Maroni ha incontrato Mantovani, assessore alla Sanità, e Maria Cristina Cantù, assessore al Welfare, per annunciare loro che assumerà personalmente le responsabilità e le competenze dei rispettivi assessorati. A commentare la giornata politica è l'azzurra Mariastella Gelmini: «Ora prende l'avvio un percorso complesso che consentirà ai lombardi di avere una sanità più vicina ai loro bisogni, e come negli intendimenti di Forza Italia, con l'impegno delle strutture pubbliche e private ancor più presenti sul territorio». Ottimismo ma anche un invito a mantenere gli accordi: «L'impegno del governatore a fissare il nuovo assetto della struttura del nuovo assessorato non oltre il mese di ottobre rappresenta una garanzia sia per i cittadini che per la maggioranza stessa. Obiettivo: portare avanti coerentemente il lavoro della coalizione, salvaguardando il ruolo di Forza Italia che della sanità ha fatto uno dei propri obiettivi principali».

L'assessore Mantovani mantiene la carica di vicepresidente della giunta regionale e assume le deleghe, che erano di Maroni, in materia di Internazionalizzazione e rapporti con l'Ue. Per la Cantù, titolare delle deleghe a Famiglia e solidarietà sociale - che confluiranno insieme alla Salute nell'assessorato unico, con lo scorporo di Volontariato e Pari opportunità - c'è chi ipotizza un ruolo all'Agenzia di vigilanza e controllo, che però ci si attendeva che fosse guidata dalle opposizioni (o che almeno vi avessero un ruolo). Ma a questo punto la domanda è anche: chi sarà l'assessore al Volontariato?

Sul tema interviene anche Alessandro Alfieri, segretario regionale del Pd: «Non ci interessano gli assetti di potere e i litigi nel centrodestra, ma che i cittadini paghino meno ticket, che rimangano i nuovi criteri sulle nomine dei dirigenti e sull'efficacia dei controlli».

Commenti