Cronaca locale

Santa Giulia riparte dalle "scintille". Diciotto piani di uffici

Al via la realizzazione di nuovi palazzi a sud Pronto il progetto di sviluppo per l'area nord

Santa Giulia riparte dalle "scintille". Diciotto piani di uffici

Santa Giulia ricomincia a crescere. Partiranno in estate i lavori per il nuovo «business district» di Rogoredo, a sud ovest della città. Alle spalle della stazione ferroviaria e a fianco dello Sky campus dovrebbero sorgere Spark One e Spark Two («spark» significa scintilla a indicare la rigenerazione del quartiere), due edifici rispettivamente di 25mila e 10mila metri quadri circa, per un investimento complessivo di circa 120 milioni di euro, che segneranno la ripartenza di Santa Giulia sotto il nome di Intown, la joint venture Lendlease e Risanamento.

Curato dallo studio Progetto CMR, insieme a Deerns, Milan Ingegneria, e Gae engineering, il progetto mira a ridefinire una nuova identità per l'area a sud della città, ed è basato su quattro linee guida: sostenibilità, efficienza, connessione, comunità. Il via ai cantieri è previsto intorno a settembre per il primo edificio e sei mesi più tardi per il secondo, con termine nel 2020.

La stessa partnership tra i due gruppi si occuperà dello sviluppo dei lotti Nord di Santa Giulia, per cui è in corso l'iter di approvazione dell'accordo di programma, che dovrebbe chiudersi nel 2019.

«Da un lato vedo con piacere che questi due edifici hanno una tabella di marcia serrata - scrive l'assessore all'Urbanistica del Comune Pierfrancesco Maran su facebook - dall'altro stiamo lavorando per definire la variante urbanistica su Santa Giulia (per la parte più a nord) che è complessa anche per la necessità di far quadrare i conti, garantendo la realizzazione della tranvia, per noi essenziale, di collegamento con la nuova arena musicale e il Museo della scienza e della tecnica dedicato ai bambini».

Nella parte nord sembra confermata la presenza di Esselunga, che «ha a disposizione un lotto, anche se non ha ancora avviato lavori», ha spiegato Andrea Ruckstuhl, presidente e ad di InTown. «Abbiamo presentato un cronoprogramma, stiamo a vedere - ha aggiunto - noi siamo pronti vorremmo realizzare il progetto nei prossimi 10 anni, con la costruzione tra l'altro di 3500 appartamenti per un valore complessivo di 3,5 miliardi di euro». In programma anche la costituzione di un fondo di investimento, a cui conferire la proprietà degli immobili: «Cerchiamo investitori selezionati - ha detto Ruckstuhl - Lendlease rimarrebbe con un suo investimento».

Il progetto Spark One prevede un edificio per uffici di nove piani, con vocazione commerciale a livello strada: sarà una piazza aperta al pubblico, un nuovo luogo di passaggio e di ritrovo anche per chi arriverà dalla stazione e dal capolinea dei mezzi di superficie. Grande attenzione è dedicata alle aree verdi, ai collegamenti pedonali e veicolari. Il progetto è anche «green» ovvero sostenibile, pensato per raggiungere i più elevati standard dal punto di vista energetico (certificazione LEED Platinum).

«Realizzeremo un progetto di grande valore per tutta Milano» Davide Albertini Petroni, dg di Risanamento e presidente di Intown.

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