Cronaca locale

Alla Scala dieci concerti sotto il segno di Abbado

Il «cartellone di Expo» sarà un omaggio al grande fondatore A giugno l'ensemble suonerà in piazza Duomo, dirige Chailly

La stagione della Filarmonica della Scala è già pronta. In anticipo. E sarà una stagione calda, in controtendenza con il clima generale. È dedicata a Claudio Abbado, un omaggio dovuto al Direttore che ha fondato la Filarmonica nel 1982, scomparso solo pochi mesi fa. «Un omaggio all'orchestra che è stata e tuttora è la creatura del Maestro Abbado», come ha ricordato il presidente della Filarmonica della Scala Federico Ghizzoni. Una stagione che non prescinde dal leit motiv dell'Expo e dell'apertura alla cultura internazionale. La musica, insomma, c'è e si vuole apprezzare. A Milano. Dove ieri, per il vernissage ufficiale organizzato al Ridotto dei Palchi Arturo Toscanini del Teatro alla Scala si è presentata sfruttando anche l'atmosfera giusta, particolarmente calda, forse ancora emozionata, per il grande concerto dei 40 mila - anche se sotto la pioggia - in una affollata piazza del Duomo, lo scorso 26 maggio, un evento che ha sottolineato di fatto la partecipazione della città alla grande musica della Filarmonica.È stata e sarà ancora per la stagione annunciata la musica di tutti i milanesi. Quando la Scala resta per pochi importanti sostenitori, per gli abbonati affezionati soprattutto: «che sono per fortuna ancora anche quest'anno il 95% per cento dei rinnovi, ai quali va detto sempre grazie perché partecipano insieme con gli sponsor, Unicredit in prima linea, a far sì che si chiuda ancora una volta un bilancio buono. E come presidente assicuro tutti sullo stato di salute finanziaria della Filarmonica – ha annunciato Ghizzoni - il bilancio si chiude con un utile piccolo ma i ricavi sono in aumento e questo ci consente di poter migliorare il programma». In questa atmosfera di anticipazioni si è unito volentieri al coro anche il sindaco Giuliano Pisapia: «Questa nuova stagione si annuncia fortunata e vi prometto che farò un'istanza perché al prossimo Concerto in Duomo (ndr sarà diretto da Riccardo Chailly mentre ancora non si conosce il nome del solista) ci sia il sole». L'Open Filarmonica dunque continuerà per il sesto anno come il progetto Sound Music e quello denominato MusicEmotion che coinvolge i ragazzi di Milano, tutte iniziative che terranno conto del successo di cultura musicale che ha coinvolto la città attraverso la Filarmonica. Intanto, saranno dieci i concerti in teatro alla Scala, tutti diretti da grandi maestri da Luisi ad Harding, passando per Barenboim, Chailly e Gatti.

Molti i debutti, fra questi quello di Daniele Rustioni, in tournée europea con Chung – dunque anche ritorni non solo debutti e nel programma annunciato anche un decisamente «fuori sede» di grande significato, il concerto di Sarajevo il 12 luglio per celebrare i vent'anni della pace in Bosnia Herzegovina.

L'assessore Filippo Del Corno ha sottolineato «la funzione pubblica che la Filarmonica svolge e ha saputo esprimere soprattutto con quella serata di grande musica in Duomo, una diffusione di cultura musicale che fa bene alla società».

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