Le ali di Milano

La Scala porta l'opera tra i check-in di Malpensa

"L'Elisir" di Donizetti in scena fra banchi e partenze il 17 settembre: è la prima volta in un aeroporto

La Scala porta l'opera tra i check-in di Malpensa

Per la prima volta un'opera lirica decolla in aeroporto. Il 17 settembre, alle 19 L'Elisir d'amore di Gaetano Donizetti andrà in scena a Malpensa. Lo realizzeranno cantanti, orchestre e maestranze del Teatro della Scala fra aree di attesa, ristorazione, controlli sicurezza, check in. Il tutto ripreso dalle telecamere della Rai che lo manderà in onda in diretta su Rai 5, e in differita su Arte in Germania e Francia.

Lo speciale Elisir ha intrigato anche le tv australiane, canadesi e giapponesi che hanno acquistato il pacchetto a scatola chiusa, per la verità ancora in fase di confezionamento. Il progetto è stato pensato dal sovrintendente Alexander Pereira che è poi riuscito a convincere Roberto Maroni, dunque la Regione, che offre il supporto finanziario, Luigi De Siervo, ad Rai Com e Pietro Modiano, ad Sea. Chi si ritroverà a transitare a Malpensa si imbatterà nel tenore Vittorio Grigolo, nel ruolo Nemorino, che a un certo punto - superati i controlli di sicurezza - si abbandonerà all'aria Una furtiva lagrima. Vicino all'area check in della compagnia aerea Emirates vedrà l'Orchestra diretta da Fabio Luisi.

La prima scena, spiega il regista Grischa Asagaroff, verrà girata nel ristorante Rosso Pomodoro con il soprano Eleonora Buratto (Adina) al banco. Belcore (Mattia Olivieri) si trasforma in capo della sicurezza e Dulcamara (Michele Pertusi) arriva in aereo portandosi il baule con la mercanzia: farmaci di ogni tipo, tra cui un vino spacciato per Elisir. Vino di Bordeaux dice il libretto, ma «sarà un Franciacorta» aggiusta il tiro Pereira omaggiando i fedeli sponsor della Scala. In un grande spazio si svolgerà la festa del secondo atto, unico momento in cui i cantanti saranno in costumi di scena. I passeggeri di Malpensa vedranno alcune tessere della produzione, singoli artisti che cantano lontani dall'orchestra ascoltata via auricolare. Del resto, è un prodotto concepito per la tv. L'opera tutta d'un fiato, nella sua completezza, sarà visibile in tv che trasmette senza protezione, accollandosi i rischi di una ripresa in diretta e secondo modalità mai realizzare.

Una sfida che Pereira affronta dopo aver promosso Traviata nella stazione di Zurigo, all'epoca della sua sovrintendenza in Svizzera. «Qualcuno perse il treno per seguire l'opera», confessa. Mentre Grigolo, coinvolto anche lì, ricorda qualche «problema di sicurezza. I passeggeri si avvicinavano per riprendere col telefonino. Rischi e pericoli che si correranno anche Malpensa». Perché la routine di un aeroporto non farà una piega, solo gli annunci verranno silenziati. L'operazione vuole essere un elisir di lunga vita per il genere dell'opera, «dovrebbe aiutare a portare pubblico alla Scala» confida Pereira. Maroni ne parla in termini di «innovazione, sfida, nuovi linguaggi, eccellenze» in una regione che a luglio ha stanziato 5 milioni per Fondazioni di spettacolo, tra cui la Scala che per Elisir attinge a questo fondo.

Elisir, con gli stessi interpreti, andrà poi in scena alla Scala dal 21 settembre.

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