Cronaca locale

La Scala ritocca i prezzi Abbonamenti più cari per fare serate low cost

La Scala ritocca i prezzi Abbonamenti più cari per fare serate low cost

Scocca, in anticipo sui tempi, l'ora dell'Expo. La Scala sta già mettendo a punto i meccanismi di una stagione unica nella storia. Un'unicità dovuta alla lunghezza, straordinaria rispetto a tutte le altre precedenti edizioni, perché il più prestigioso teatro del mondo coprirà anche il periodo della kermesse internazionale, con spettacoli in programma ogni sera. Ciò significa che dall'1 maggio al 31 ottobre 2015 non ci sarà sospensione estiva o chiusura. In aggiunta alla normale e consueta programmazione.
L'estensione dunque si somma a una base consolidata di spettacoli che quest'anno non subiranno modifiche numeriche se non nell'incremento delle rappresentazioni. Tutte scelte di altissimo livello sulle quali oggi verrà tolto il velo quando il Sovrintendente designato, l'austriaco Alexander Pereira, e il futuro direttore musicale, Riccardo Chailly, ufficializzeranno la nuova stagione. Il maestro milanese - una piccola «chicca» anche questa - ha anticipato che sarà «una delle migliori degli ultimi cinquant'anni». Parlando con il giornale svizzero di lingua tedesca Schweiz am Sonntag Chailly si è detto convinto che Pereira sia «l'uomo giusto al posto giusto».
Intanto qualche anticipazione si può già fare e riguarda i prezzi. Anche su questo oggi svanirà ogni ipotesi, ma che ci sarà un ritocco al listino è cosa nota. Pereira ne aveva già accennato a marzo e oggi scenderà nel dettaglio, tuttavia i ritocchi si giustificano nella strategia di voler mettere in cartellone serate a cifre non proprio proibitive.
Parlare di costi popolari forse può sembrare eccessivo, ma non è eccessivo dire che la Scala si renderà disponibile ad accogliere un pubblico meno scelto e meno danaroso di quello che abitualmente lo frequenta. Per riuscirvi è necessario creare indotti diversi in altre serate. Tradotto, alcune rappresentazioni saliranno di costo per finanziare gli «sconti» che renderanno più accessibili altre serate. Il low cost insomma porterà in teatro fasce insolite di milanesi e turisti, ma a finanziare la generosità saranno abbonamenti e turni più impegnativi per il portafogli.
Il manager austriaco, in carica dall'1 settembre, ora non può decidere da solo gli importi - aver deciso da solo, senza i poteri, l'acquisto di alcune opere dal Festival di Salisburgo gli è costato l'accorciamento del contratto - ed è dovuto passare dal Cda che non avrebbe formalmente approvato il piano commerciale, preferendo dare una delega al manager perché decida lui stesso. I soldi in più non serviranno solo per pagare le serate scontate ma anche per aumentare le entrate in generale. Nel bilancio 2014, «ci sarà qualcosa in più che entra, 300mila euro» ha spiegato il sindaco Giuliano Pisapia.

Ma questo lo si vedrà solo a fine anno, per ora gli spettacoli aggiunti includono un Requiem di Verdi con Jonas Kaufmann diretto da Chailly il 3 e 4 ottobre, un concerto dei Wiener Philharmoniker con Georges Prêtre sul podio il 15 ottobre e uno Schiaccianoci, a dicembre, acquistato dal Bolshoi.

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