Cronaca locale

Scandalo nella Milano bene: diffuso video amatoriale. Protagoniste sei ragazze

Il filmato è arrivato anche in mano ai genitori. "Non doveva uscire. Ora mi riconoscono per strada" dice una delle protagoniste

Scandalo nella Milano bene: diffuso video amatoriale. Protagoniste sei ragazze

A pochi giorni dalla diffusione su internet di nuove foto hard di alcune star di Hollywood, un video erotico con protagoniste sei ragazze "normali" sta circolando nella "Milano bene".

Le ragazze sono studentesse di uno dei licei più noti della città. Come la maggioranza dei video amatoriali anche questo non doveva essere diffuso. Ma il video è finito nelle mani sbagliate e, condivisione dopo condivisione, è arrivato anche nei telefonini dei genitori delle adolescenti. Le liceali scherzano, ridono, si toccano, espongono il loro corpo al ragazzo che le riprende. "Doveva essere un video tra di noi, abbiamo fatto una caz***a ma non doveva assolutamente uscire", dice una delle protagoniste a Libero, è imbarazzata e racconta anche di essere stata riconosciuta per strada: "Ero andata dal tabaccaio ieri e c’erano dei ragazzi che per me potevano essere di qualunque posto. Appena sono passata fanno: “ma questa è la tipa del video”? Una cosa imbarazzante". Poi continua: "È arrivato a mio padre, a tutti i nostri genitori e ce l’hanno tutti i genitori del liceo". "Le nostre reazioni sono state varie - racconta un'altra ragazza ripresa nel video - all’inizio eravamo tutte impanicate e abbiamo detto ca***, poi abbiamo pensato "vabbè ce l’hanno poche persone". Ma quando invece abbiamo scoperto che ce l’ha tutta Milano ci siamo impanicate di nuovo".

Un'altra ragazza racconta che alcuni l'hanno accusata di aver diffuso il video di proposito: "A me hanno detto che l’ho fatto per fare pubblicità alle mie tette. Ma se devo fare pubblicità alle mie tette mi metto in costume, mi faccio un sacco di foto, le metto su Facebook, e penso che per me sia una pubblicità migliore. Adesso non sappiamo se chiuderci in casa e non uscire più o se guardare in faccia la gente e dire "guarda ormai lo so che lo hai visto, non so cosa dirti. Non vorrei che le persone pensassero che non ce ne frega niente.

Penso che nessuno sano di mente possa essere felice per una cosa del genere".

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