Cronaca locale

Scatta l'allarme rosso per l'internazionale nera

Lega nel mirino per avere prenotato la sala della Provincia che domani accoglierà a Milano l'estrema destra europea

Scatta l'allarme rosso per l'internazionale nera

La location è rimasta segreta (quasi) fino all'ultimo, come sempre. É stata rivelata solo ieri, e ha aggiunto un nuovo focolare alle polemiche accese dall'ala sinistra già un paio di settimane fa, quando venne annunciato l'ennesimo raduno neonazista del 2014 a Milano. Forza Nuova ha organizzato per domani pomeriggio il convegno su «Europa, Una Grande Libera» invitando esponenti dei partiti di estrema destra da tutta Europa. Ci saranno i greci di Alba Dorata, gli spagnoli di Democracia Nacional, il British National Party, i tedeschi di Npd. Aveva chiamato anche partiti italiani contro l'Euro e Bruxelles, ma hanno declinato sia il leader della Lega Matteo Salvini sia il Movimento 5 Stelle. Eppure, la sede del raduno ha creato imbarazzo proprio in casa Carroccio. Fn e i movimenti «neri» si ritroveranno al Centro Congressi della Provincia in via Corridoni 16, a due passi dal tribunale e dalla Camera del Lavoro. La Cgil ha denunciato il fatto e la vicinanza come uno «sfregio» alla città Medaglia d'orro della Resistenza» ed è «grave che la Provincia abbia concesso un luogo istituzionale a formazioni politiche che invocano il ritorno a dittature e intolleranza». Il segretario milanese della Cgil Graziano Gorla ha chiesto a «prefetto, questore e forze politiche di vietarlo» e invitato «partiti e movimenti antifascisti al presidio che si terrà dalle 14 sul piazzale della Camera del Lavoro». Ci sarà l'Anpi.

Che c'azzecca la Lega? Intervistato da Radio Popolare sulle accuse della Cgil, il presidente della Provincia Guido Podestà ha precisato che l'auditorium «è stato richiesto dal gruppo metropolitano della Lega». Messo in chiaro il punto, ha ricordato che «parteciperanno anche parlamentari europei, per quanto mi riguarda ogni partito eletto ha titolo a rappresentare i cittadini». Il Carroccio non nasconde un certo imbarazzo: «Chiedete a Ettore Fusco - è la risposta ufficiale -. La Lega non partecipa, Salvini ha risposto no grazie, senza polemiche ma abbiamo altro da fare». Fusco è il sindaco lumbard di Opera eletto nel Consiglio metropolitano per il dopo-Provincia. «Mi era arrivata la richiesta da un partito europeo, ho sottoposto la questione a Podestà, se un gruppo del Consiglio gli avesse presentato formalmente la domanda l'avrebbe firmata. La Lega non partecipa ma ho ritenuto corretto permettere a un partito di svolgere democraticamente una riunione, siamo stati solo un tramite e la Provincia ha fatto bene a dire sì».

«Ancora una volta la Milano dei diritti e dell'inclusione è scenario di una provocazione dell'estrema destra, non è certo un caso - contesta il sindaco Giuliano Pisapia -. Ma ancora più grave in questa vicenda è che sia stata la Lega a chiedere la sala. Noi abbiamo già chiesto la revoca, ora Salvini dimostri di non voler consegnare definitivamente lui e il suo partito alla peggiore politica del vecchio Continente e chieda la cancellazione».

L'attenzione delle forze dell'ordine è altissima, anche per il rischio di contestazioni da parte dei centri sociali.

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