Cronaca locale

In scena il Boccanegra aspettando Domingo

Da stasera, alla Scala, vanno in scena due Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi. «Due» nel senso che un primo blocco di rappresentazioni è diretto da Stefano Ranzani, e dal 6 novembre cambio di guardia/podio con l'intervento del direttore Daniel Barenboim. Ruolo del titolo affidato a Leo Nucci, oggi, il 2, 5, 9 novembre, mentre dal 6 entra in scena Placido Domingo. Fra gli altri, completano il cast, Carmen Giannattasio, Ramón Vargas, Orlin Anastasso. Questo Simone, per la regia di Federico Tiezzi, scene di Pier Paolo Bisleri e costumi di Giovanna Buzzi, venne visto per la prima volta a Milano nel 2010 e riportava sulle scene Placido Domingo dopo un intervento chirurgico, quando si temette il peggio. Anche allora diretto da Barenboim, con questo Simone si lanciava in una serie di sfide. Quella di lui tenore dei tenori che optava per un ruolo da baritono (appunto Simone), la lotta intra contro una terribile malattia, e poi l'emozione di un titolo con il quale la Scala festeggiava i quarant'anni di carriera milanese di Domingo. Simone, inoltre, segna il penultimo titolo che Barenboim dirige alla Scala in qualità di direttore musicale: da gennaio passa le consegne a Riccardo Chailly. Anzi, quest'opera verdiana segna una fase di intensa attività di Barenboim a Milano, da qui a dicembre. Il 10 novembre inaugura la stagione della Filarmonica della Scala con un programma interamente dedicato a Cajkovskij, mentre il 12, 14 e 15 torna per la Stagione Sinfonica del teatro con un programma che lo vede al pianoforte per un Concerto di Mozart e la Nona di Mahler. Dal 3 dicembre, lo vedremo nel ruolo con cui è nato e che forse continua a suscitare (in lui) il più caldo interesse: sarà pianista, impegnato per quattro serate nell'integrale pianistica di Franz Schubert, recentemente pubblicata per la Deutsche Grammophon. Il 7 dicembre inaugurerà la stagione con Fidelio di Beethoven per la regia di Deborah Warner. Leo Nucci è baritono verdiano di lungo corso. Una carriera traducibile con numeri da primato: 72 ruoli, 3000 recite di cui 188 alla Scala e 300 a Vienna dove ha festeggiato le 500 recite di Rigoletto.

Simone chiama in scena pezzi di storia dell'interpretazione musicale schierando questa terna di settuagenari in grande forma.

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