Cronaca locale

Scioperi, cortei e metrò bloccata: Milano nel caos

Scioperi, cortei e metrò bloccata: Milano nel caos

«No guardi, non stia nemmeno a scendere in metrò. Laggiù è tutto bloccato». I passeggeri risalgono le scale della metropolitana e, non appena riescono a liberarsi dalla ressa infernale, avvisano chi ancora può «salvarsi».
Ore 7,40: sulla linea verde si paralizza tutto. E fino alle 9,15 i treni sono fermi. Poi la circolazione, tra Porta Genova e Centrale, riparte gradualmente, con parecchi rallentamenti, ma i disagi si spalmano su tutta la mattinata. Andando a colpire - stavolta per puro caso - l'orario più delicato: quello dei pendolari, quello degli ingressi negli uffici.
Il motivo? Un guasto all'impianto elettrico all'altezza della fermata di Lanza. Prima tre forti scoppi e lampi di luce elettrica, poi un forte odore di bruciato diffuso su tutta la banchina. In un attimo si ferma tutto. I passeggeri che scendono dal treno o che lo aspettano alla stazione riferiscono di aver visto un tratto della linea aerea cadere sulla metro. Atm conferma, fa intervenire immediatamente i tecnici e mobilita il piano alternativo: quello dei bus sostitutivi che vengono letteralmente presi d'assalto. Tanto che, per gestire la folla, l'azienda di trasporti mobilita una squadra di assistenti. Il guasto causa uno stop temporaneo tra le stazioni di Garibaldi Fs e Centrale in entrambe le direzioni. E quando i treni ripartono, prenderli è un'impresa. In orario pausa pranzo Atm comunica che la circolazione ha ripreso regolarmente ma, ahimè, alle 14 si verifica un altro inconveniente tecnico che blocca il trenino leggero che collega la stazione Gobba all'ospedale San Raffaele: anche in questo caso vengono attivati bus sostitutivi nella tratta. La circolazione riprende poco prima delle 15.
Per chi è rimasto coinvolto nei disagi, è una magra consolazione. Ma a quanto pare i guasti sui treni di Atm sono in calo. In base a una statistica fornita dall'azienda di trasporti, i problemi tecnici che hanno fermato i treni per più di cinque minuti sono calati del 30% rispetto agli anni passati e, confrontando i dati dal 2010 al 2013, la situazione sembra nettamente migliorata.
I due guasti in metrò tuttavia non sono l'unico disagio della mattinata. A rallentare gli spostamenti dei lavoratori, soprattutto in centro, è anche la manifestazione dei lavoratori della ristorazione e del turismo, circa 20mila persone. Attorno alle 10 muoversi attorno alla stazione di Cadorna è impossibile. I passeggeri che dal metrò «riemergono» in superficie e cercando di prendere un tram, restano comunque in trappola. Mentre i pullman dei sindacati scaricano i manifestanti armati di bandiere e fischietti in foro Bonaparte, nelle vie attorno si procede a passo d'uomo, bus e tram compresi. La manifestazione, partita da largo Cairoli, si muove lungo via Cusani, via Broletto, piazza Cordusio, via Tommaso Grossi, via Santa Margherita, piazza della Scala, via Case Rotte, largo Mattioli, via Catena, piazza Meda, corso Matteotti, piazza San Babila, per poi terminare in corso Venezia. Tutte le linee di superficie ne risentono. E non mancano i passeggeri che, esasperati dalla situazione, scendono dai mezzi e cominciano a camminare verso destinazione.

Col cellulare in mano per annunciare ritardi o spostare appuntamenti.

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