Cronaca locale

Scoppia la rissa tra stranieri, ferito un agente

Un marocchino armato di coltello aggredisce un poliziotto. Da oggi via alla task force di Trenord

Ancora un episodio di violenza in stazione Centrale.

Nella notte tra domenica e lunedì è scoppiata una lite che poteva finire male senza l'intervento della Polizia ferroviaria. Perchè uno dei due protagonisti - entrambi stranieri - era armato di coltello. Quando gli agenti sono intervenuti per sedare il diverbio in corso il 25enne, originario del Marocco, ha iniziato a inveire contro di loro, reagendo con calci e pungi al tentativo di disarmarlo. Alla fine il giovane, che ha vari precedenti per furto e rapina, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate: uno dei poliziotti infatti è rimasto ferito al polso destro.

Non è il primo caso di rissa violenta nella principale stazione ferroviaria della città, dove un anno fa ci fu un tentato omicidio da parte di algerino armato di mannaia.

Senza contare le tante recenti aggressioni a passeggeri e personale, la più grave delle quali, a Villapizzone, vide un capotreno gravemente ferito da una banda di latinoamericani.

Per garantire più sicurezza in prossimità dei treni proprio da oggi entrano in vigore le nuove regole messe a punto da Regione Lombardia assieme a Trenord. Una task force di composta da 200 uomini che la società definisce «operatori di Security» e che si aggiungeranno ai 63 vigilantes già presenti sul territorio. L'obiettivo, oltre alla prevenzione di atti vandalici e aggressioni, è anche quello dei controlli in chiave anti-evasione. I nuovi agenti saranno nelle stazioni più a rischio e collaboreranno con le forze dell'ordine. La misura è costata a Trenord e Regione Lombardia circa 7 milioni di euro. Ma è «l'avevamo promessa, insieme con il governatore Maroni», spiega l'assessore regionale a Infrastrutture e Mobilità Alessandro Sorte, che accusa il governo di Roma di «colpevole latitanza», per aver «lasciato sola la Lombardia a combattere una violenza dilagante». «Quando si sono verificati gli episodi più cruenti - ha continuato Sorte - avevamo chiesto all'esecutivo di poter impiegare militari e agenti presenti in Lombardia per Expo. Ma ad oggi nessuna risposta. Il nostro intervento è determinato dalla totale latitanza del governo».

E a spendere parole di apprezzamento per questa novità arriva anche Mariastella Gelmini, coordinatore regionale di Forza Italia: «Di fronte ad uno Stato impotente che lascia i cittadini in balia della criminalità e della delinquenza dilagante, di fronte alla resa incondizionata del governo rispetto a tutto questo, un intervento concreto risulta particolarmente opportuno».

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