Cronaca locale

La scuola che premia la bellezza di saper fare

La Gara letteraria e artistica Galdus oggi alla sua decima edizione: «Perché il lavoro è una forma d'arte»

Simone Finotti

Fermiamoci un attimo, tiriamo un respiro e osserviamo le persone che lavorano accanto a noi. Sorprendiamole nelle occupazioni di tutti i giorni: un cuoco che guarnisce un piatto, un cameriere che apparecchia, un piastrellista che posa un pavimento, un pizzaiolo che farcisce una «quattro stagioni», un orafo che cesella un gioiello. Gesti quotidiani, in apparenza banali e ripetitivi ma in fondo unici, perché dietro c'è la rara bellezza del saper fare. «Non siamo così distanti dal bello artistico: c'è dell'arte anche nel lavoro di tutti i giorni», spiega Diego Montrone, direttore d'orchestra e presidente di Galdus (via Pompeo Leoni, 2), bella realtà nata nel 1990, che comprende un Centro di formazione professionale e orientamento al lavoro nei settori del turismo, degli eventi, della ristorazione, dell'edilizia, dell'informatica e dell'oreficeria. «Siamo una scuola regionale gestita da un ente privato, ma che eroga un servizio pubblico con rette coperte da una convenzione con la Regione. Ai nostri 1400 ragazzi cerchiamo di trasmettere il profondo valore del lavoro, l'arte del saper fare».

La vera scommessa risale al 2006, dieci anni esatti fa, quando è nato il Premio letterario e artistico Galdus, inizialmente riservato agli studenti della scuola, poi estesosi su scala nazionale, con il patrocinio di Regione, Comune, Ufficio regionale scolastico della Lombardia, partner come Feltrinelli, Giunti, Fondazione Cineteca Italiana, Bookcity per le Scuole, Centro Culturale di Milano, l'associazione Figli della Shoah, la Fondazione Memoriale della Shoah, il Comune di Piacenza e una giuria presieduta dal poeta Franco Loi. Proprio oggi, dalle 10.30 alle 12.30 all'Anteo spazioCinema (via Milazzo, 9) c'è la premiazione della X edizione. Sul tema «Strade, sentieri, rotte» si sono confrontati oltre 4mila studenti di medie e superiori di tutta Italia, nelle categorie Prosa, Poesia e Arte. E il bello è che il premio giunge alla fine di un percorso, con incontri e laboratori nelle classi.

I candidati arrivano da Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Trentino, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Abruzzo, Calabria, Puglia, Sicilia, ai premiati vanno buoni per l'acquisto di libri. Ma non c'è solo il Premio: le attività della Scuola Galdus per riscoprire il valore del saper fare per la costruzione della persona comprendono rassegne culturali, incontri, eventi speciali, appuntamenti: il prossimo, «Il sapere del mestiere», è in programma venerdì 29, con Feltrinelli. Prima del momento di riflessione accademica, 25 maestri di diversi settori salgono in cattedra davanti al pubblico. L'idea è sempre la stessa: il mestiere come occasione culturale.

«Dopotutto, se sia un grande musicista sia un grande artigiano vengono chiamati maestro, un motivo ci sarà».

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