Cronaca locale

A Milano in piazza gli studenti. Tre agenti contusi nei tafferugli

Cira 500 persone hanno preso parte al corteo studentesco. Dopo alcuni tafferugli il corteo si è sciolto in un clima disteso

A Milano in piazza gli studenti. Tre agenti contusi nei tafferugli

Circa cinquecento persone sono scese in piazza questa mattina a Milano, per protestare contro i tagli alla scuola pubblica e i finanziamenti concessi agli istituti privati.

Intorno alle dieci il corteo si è riunito nell'area di piazza Cairoli. La Rete Studenti Milano ha colorato di rosso la fontana presente in piazza, per ricodare "il dissanguamento della scuola pubblica". I manifestanti si sono poi mossi verso il palazzo della Regione.

Quattro studenti e alcuni docenti hanno interrotto i lavori del Consiglio regionale, mentre i manifestanti hanno continuato a protestare fuori dall'edificio.

Poco dopo le 11 le forze dell'ordine hanno lanciato una carica di alleggerimento, per bloccare il tentativo di alcuni studenti di entrare negli uffici istituzionali. Tre agenti sono stati trasportato in ospedale in condizioni non gravi. Contusi anche alcuni degli studenti

Dopo alcuni attimi di tensione, la situazione si è tranquillizzata. Gli studenti si sono spostati verso piazza Duca D'Aosta, di fronte alla stazione Centrale. Un gruppo di circa 300 studenti ha poi ripreso il corteo, seguito da polizia e carabinieri in tenuta anti-sommossa, alcuni imbrattati dal lancio di vernice.

Il corteo studentesco ha intonato slogan contro il presidente della Regione, Roberto Maroni, ma anche contro il movimento dei Forconi. La manifestazione si è conclusa in piazza Oberdan, ai Bastioni di porta Venezia, in un clima disteso.

Il presidente della Regione, Roberto Maroni, ha condannato la violenza e detto che "chi impedisce lo svolgimento del lavoro di un'assemblea democratica è sempre in torto". Ha poi aggiunto che "s

538em;">e l'obiezione di chi protesta è di non dare soldi alla scuola privata", ci si dovrebbe ricordare che in Lombardia è valido il "principio della libera scelta".

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