Cronaca locale

"La scuola puzza di pipì", madri (e figli) insorgono

"La scuola puzza di pipì", madri (e figli) insorgono

Una protesta per la puzza eccessiva. Gli alunni e i genitori della scuola Confalonieri di via Dal Verme, nel cuore del modaiolo quartiere Isola, chiedono solo di poter respirare. Nei bagni che dovrebbero essere utilizzati dai trecento bambini della primaria l'aria ormai è talmente irrespirabile da aver contagiato anche gli altri ambienti dell'istituto. Una situazione intollerabile che ha spinto alla protesta le famiglie e che suona ancora più singolare visto che non si tratta di qualche periferia degradata, ma di una scuola a due passi dal celebrato Bosco Verticale. La contestazione di alunni e genitori è arrivata come gesto estremo alla fine di una serie di tentativi di risolvere la situazione: mail, pec e sollecitazioni per mettere fine alla questione, non sembrano essere servite.

«A oggi io personalmente, nonostante abbia chiesto spiegazioni via Pec e sollecitato più volte - spiega Ginevra - non ho ricevuto alcun riscontro dalla direttrice scolastica o dalla vicepreside». «Negli anni passati spesso abbiamo ovviato noi genitori - racconta su Facebook Cristina - Quest'anno entrare a scuola non ci è concesso, nemmeno per portare avanti il servizio di biblioteca che era adorato dagli alunni e era inoltre l'unica valvola di sfogo di bambini chiusi in classe otto ore e mezzo». «Abbiamo manifestato e coinvolto i bambini in questa battaglia perché proprio non sappiamo più cosa fare - hanno scritto in un comunicato i genitori - Abbiamo offerto alla scuola la nostra massima disponibilità: soldi e manodopera ma non ci hanno dato udienza e neppure alcuna risposta». E con gli altri enti territoriali non è andata meglio: «La ASL dice che si tratta di pulizia ordinaria e se ne devono occupare la Dirigente scolastica e la Dirigente dei Servizi Generali Amministrativi» concludono mamme e papà disperati. Dalla scuola al momento non danno alcuna risposta neanche ai giornalisti. La protesta intanto continua a correre sui social network e non solo. C'è anche chi propone di cancellare il progetto di riapertura dei Navigli, che secondo Palazzo Marino avrebbe un costo di 150 milioni di euro, per sistemare prima le scuole milanesi garantendo ai bambini il diritto a un'istruzione senza sofferenze.

Uno di quelli di base a cui aspirano gli alunni della Confalonieri, come recitava un cartello stretto ieri mattina da un bambino: «Diritto a non trattenere la pipì».

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