Cronaca locale

"Se ci tenete alla salute stop a fumo e cibi grassi"

Il direttore di Cardiologia del San Paolo: «Fondamentale fare attività fisica ed eseguire esami»

"Se ci tenete alla salute stop a fumo e cibi grassi"

Stefano Carugo, direttore di Cardiologia e Unità coronarica dell' Asst Santi Paolo e Carlo e professore associato di Malattie cardiovascolari dell'Università degli Studi di Milano ci spiega quali sono le dieci regole d'oro per avere un cuore in salute?

«Innanzitutto non fumare. L'OMS considera anche una sigaretta al giorno come fumo. Il fumo sta diventando una vera e propria piaga soprattutto tra i più giovani: negli ultimi dieci anni la percentuale di minorenni che fuma è salita del 5-10 per cento e si è abbassata drammaticamente l'età in cui si inizia, si parla di 13 anni».

Seconda regola?

«Controllare il proprio peso corporeo: forse non tutti sanno che l'Italia insieme alla Grecia e al Portogallo è il paese con il più alto tasso di obesità tra gli adolescenti, con differenze tra Nord e Sud del Paese».

Qual è l'indice di riferimento?

«Il BMI, ovvero l'indice di massa corporea ovvero il rapporto tra altezza e peso deve essere inferiore a 25, ma c'è un modo molto più semplice per controllare: il girovita a livello dell'ombelico deve essere inferiore ai 100 cm negli uomini e a 88 nelle donne».

Altra nota dolente sarà sicuramente la dieta....

«Certo! Attenzione agli zuccheri: evitare bevande dolci, non aggiungere lo zucchero nel caffè e, se proprio non se ne può fare a meno, mettere solo la punta di un cucchiaino, non mangiare merendine e dolci. Non sembra, ma il diabete sta diventando una pandemia».

E gli alcolici?

«Assolutamente vietati superalcolici e le bevute compulsive anche se una volta a settimana. Via libera, a un bicchiere di vino rosso a pasto per gli uomini e un solo bicchiere nella giornata per le donne».

Fare sport non basta?

«Dipende da quanto ne si fa: le linee guida parlano di 15mila passi o mezz'ora di attività fisica al giorno, per un totale di 5 ore di attività fisica blanda a settimana o tre intense. Ovviamente bisogna farsi visitare prima di affrontare sforzi importanti, se è la prima volta. L'attività fisica è fondamentale anche perché assumiamo di norma molte più calorie di quelle che effettivamente bruciamo».

Al numero 6?

«Controllare regolarmente la pressione: l'ipertensione infatti è la prima causa di infarto o ictus. Tanto per avere un punto di riferimento: il valore deve essere inferiore a 90/140. Attenzione: chi non è iperteso dovrebbe misurare la pressione comunque ogni 15 giorni».

Il colesterolo quanto incide?

«Il valore del colesterolo cosiddetto cattivo negli esami deve essere inferiore a 110 mg/dl nelle persone che non hanno problemi di cuore. Quindi bando ai formaggi, soprattutto a quelli più economici e quindi più grassi, ai fritti, merendine e dolci, in generale al cosiddetto junk food. Negli Usa le catene di fast food, per esempio, hanno eliminato i cheeseburger».

La salute vien mangiando...

«É fondamentale seguire la dieta mediterranea, che sta purtroppo scomparendo dalle nostre tavole. In estrema sintesi condire solo con olio di oliva extravergine, mangiare due frutti al giorno, tre porzioni di pesce a settimana, le verdure non devono mancare mai in tavola. Ottime le noci (consigliate 4 al giorno) il succo di melograno e di bergamotto».

Per chiudere il decalogo?

«Controllare periodicamente il proprio stato di salute (eseguire esami del sangue ogni 18 mesi se si sta bene) e avere un punto di riferimento accreditato, ovvero fidarsi del proprio medico di base o di personale scientifico.

Guai a consultare Google doctor!».

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