Cronaca locale

Se l'appetito vien... navigando

Ci possono essere tanti modi per concedersi una domenica esclusiva, ma nessuna degna di una crociera in bateau mouche lungo la Senna. Eppure gli amanti dei fuoriporta speciali oggi hanno un'opportunità in più per coniugare turismo culturale e alta cucina, un binomio sempre più ricercato ora che si avvicina Expo. Parliamo del progetto dell'Antica Osteria del Ponte, storico ristorante di Cassinetta di Lugagnano, vero e proprio bistrot di charme di campagna in una dimora cinquecentesca affacciata sul Naviglio Grande. A milanesi e turisti offre per il periodo estivo la possibilità di un tour fluviale nello spettacolare panorama dei navigli lombardi su motoscafo veneziano con tanto di chauffeur. Destinazione, il borgo di Cassinetta e le ricette di Silvio Salmoiraghi, chef che ha rilevato il testimone del tristellato Ezio Santin, da cui ha ereditato tutta l'arte della tradizione regionale ma rivisitata in chiave contemporanea. Il tour in motoscafo, che copre un itinerario di cinquanta chilometri in direzione Boffalora Ticino, può contenere quattordici persone e collega l'Antica Osteria con la zona dell'aeroporto di Malpensa e con la Darsena di Milano. «Luxury transfer», questo il titolo dell'iniziativa attuabile solo su prenotazione (Info: 029420034), consta di un approdo è Castelletto di Cuggiono (Mi) e prevede un tempo di percorrenza di circa un'ora per raggiungere il ristorante, mentre coloro che vorranno arrivare alla Cassinetta da Milano, potranno imbarcarsi da Alzaia Naviglio Grande, 4 e il tempo previsto per raggiungere il ristorante è di circa un'ora e venti minuti. Il progetto estivo della storica Osteria ha puntato tutto sulla riscoperta del fascino della tradizione lombarda di cui lo chef Salmoiraghi è oggi uno dei più raffinati interpreti; dal giorno del suo insediamento ha infatti trasformato lo storico menù di Santin in due carte degustazione volte ad esaltare il gusto delle materie prime del territorio. Dallo storione marinato accostato a cavolfiore crudo, sedano rapa e olive taggiasche, alle coscette di rana con cima di rapa, alle animelle saltate all'Amarone. In attesa che giunga la meritata stella Michelin, Salmoiraghi propone una carta che risente certamente dell'influenza del maestro Gualtiero Marchesi: «Non più di sette piatti in carta - ci tiene a sottolineare - a base di ingredienti freschi e rigorosamente di stagione». Classe 1974, è stato dal 2007 chef e patron del ristorante Acquerello di Fagnano Olona in provincia di Varese, per poi vantare numerose esperienze all'estero: prima a Strasburgo al Ristorante Burechessel e poi al Lotti di Parigi. E ancora a Tokyo, dove ha approfondito l'estetica della cucina “Kaiseki”, un ramo della cucina giapponese caratterizzata da abbinamenti diversi nel medesimo piatto.

Questa settimana, il tempio del gusto di Cassinetta ha ospitato un grande evento che ha contemplato un menù a sei mani di altissimo livello: al fianco di Salmoiraghi Ezio Santin, tra i fondatori di Cassinetta e Luciano Tona, una stella Michelin, responsabile della didattica di Alma, la Scuola Internazionale di Cucina.

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