Cronaca locale

"Senza certezze sul Palalido stop alla campagna abbonati"

Il presidente del Power Volley, Lucio Fusaro, interviene sul blocco dei lavori: "Sono preoccupato, vogliamo conquistare i milanesi". A Pittsburgh (Usa) un impianto è stato abbattuto e ricostruito in 9 mesi

"Senza certezze sul Palalido stop alla campagna abbonati"

«Sono sponsor di squadre di basket e baseball a Pittsburgh, in America. Quando è caduta una balaustra del palazzetto del ghiaccio, invece di aggiustarlo hanno preferito abbatterlo e ricostruirlo da zero. Ci sono voluti nove mesi». Al presidente del Power Volley Milano, Lucio Fusaro, tocca assistere invece al nuovo (ennesimo) intoppo in piazzale Stuparich. Sembrava fatta per il Palalido, il sindaco aveva già annunciato l'inaugurazione a maggio ma tre-quattro settimane fa il cantiere si è fermato ancora. La società Kostruttiva, il consorzio di società venete che sta realizzando i lavori del futuro «Allianz Cloud» è in crisi economica per vicende legate a cantieri a Chioggia e Mestre. Ha chiesto un concordato preventivo con continuità aziendale al Tribunale di Venezia che ha già nominato un curatore, il presidente dell'Ordine dei commercialisti Massimo Da Re. Comune e MilanoSport hanno chiesto di far terminare le opere alla ditta subappaltatrice, il curatore ha dato l'ok ma formalmente serve anche il sì del tribunale.

Il sindaco Beppe Sala due giorni fa ha ammesso: «Sono molto scocciato per la situazione», e posto che l'inaugurazione a maggio ormai è saltata, si è augurato che la soluzione arrivi comunque a breve, «perchè devo poter dire a un paio di società se possono cominciare o meno la stagione al Palalido. Sono ottimista». E cerca di rimanere positivo Fusaro, che sperava di iniziare già l'anno scorso il campionato del Power Volley a Milano. Visti i precedenti, si dice «molto preoccupato». E «purtroppo non posso farci niente, ho le mani legate. A questo punto, saltata l'inaugurazione a maggio spero che il taglio del nastro slitti solo a dopo l'estate. Il nostro campionato inizia a fine ottobre, se i tempi fossero un pò più lunghi potremmo anche iniziare a giocare le prime partire fuori casa, a Busto Arsizio o al Forum. Ma è chiaro che data questa incertezza partiamo senza una campagna abbonamenti, sono molto seccato ma non possiamo lanciarla. Ci contavamo molto».

Lucio Fusaro, 62 anni, ha il volley nel sangue, è stato prima giocatore e poi allenatore del Gonzaga negli anni Settanta-Ottanta, poi è diventato imprenditore nel settore della cosmetica ma senza perdere la passione per lo sport. E al Power Volley si è avvicinato prima come sponsor, poi ha rilevato il club e ne è diventato presidente. Ricorda che Milano conta «più appassionati e tesserati del resto d'Italia, per questo è importante poter giocare nel capoluogo, per conquistare davvero il grande pubblico. Già ora la gente partiva apposta da Torino o dal resto della Lombardia per venire a vedere il Power Volley giocare a Busto Arsizio, figuriamoci quando sarà a pochi passi dalla metropolitana Lotto. Molti ragazzini non avevano i mezzi per venire a Busto». C'è stata una grande campagna di avvicinamento alla pallavolo nelle scuole, in collaborazione con il Provveditorato agli Studi: «Abbiamo messo a disposizione i nostri gigantoni per spiegare le regole del gioco. Lo sport è un presidio di sicurezza in certi quartieri e allontana i giovani da altre distrazioni». É pronto a farsi carico anche delle spese di ristrutturazione e della gestione di alcune tensostrutture vuote all'interno del Lido, per creare un vivaio per le scuole. Ora alza le braccia e aspetta buone notizie dal Comune: «Prima poi arriverò a Milano. E si aspettano che portiamo a casa lo scudetto..

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