Cronaca locale

Separazione consensuale su Trenord per rilanciare il servizio ferroviario

E Italferr apre una nuova sede ad Affori con 142 dipendenti

Separazione consensuale su Trenord per rilanciare il servizio ferroviario

«La settimana prossima incontreremo Trenord e Fs per cercare di capire quali potrebbero essere i punti di accordo e quelli di attrito e se ce ne fossero cercheremo di risolverli» assicura il governatore Attilio Fontana. Sul fronte Fs, l'ad Renato Mazzoncini annuncia che è fissato già per lunedì un incontro con Fontana e «sono certo che scioglieremo i nodi e chiuderemo la partita, la proposta sul tavolo soddisfa sia noi che la Regione». La questione sul tavolo si chiama Trenord, dopo due anni di stop and go, in un mese di discussione tra Fontana e Mazzoncini sembra si possa finalmente risolvere il nodo degli investimenti. Rimbalzata la richiesta di Fs di salire al 51% della quote, con una cessione o prestito dell'1% dell'azionariato che Regione controlla attraverso la holding Fnm spa, sembra che ora le società concordino su un ritorno al passato, ossia allo spacchettamento del servizio ferroviario tra due aziende. «Stiamo lavorando nell'unico comune interesse di immettere treni nuovi in servizio - spiega Mazzoncini -, la soluzione che stiamo provando spinge nella direzione di investimenti sia come quantità che come tempi. La nostra priorità è investire in servizi che gestiamo».

E ieri Mazzoncini con il sindaco Beppe Sala e l'assessore regionale ai Trasporti Claudia Maria Terzi ha battezzato la nuova sede di Italferr, la società di ingegneria del Gruppo Fs, in via Scarsellini (zona Affori). La sede principale rimane a Roma ma avere un quartier generale anche a Milano sottolinea Mazzoncini «favorirà la nostra attività di marketing». Qui Italferr - che ha 17 sedi all'estero e undici in Italia, quasi 1.500 specialisti assunti (cento nuovi ingegneri all'anno) - conta già 142 addetti e conta di raddoppiarli entro breve tempo. E da Milano gli ingegneri seguiranno ancora più da vicino i progetti in campo per migliorare il servizio in Lombardia, dal quadruplicamento della linea Milano Rogoredo-Pavia al potenziamento infrastrutturale e tecnologico delle linee Gallarate-Rho e Ponte San Pietro-Bergamo-Montello fino al collegamento ferroviario fra Bergamo e l'aeroporto di Orio al Serio. Il sindaco ga un appello al governo: «C'è un tempo per discutere, uno per decidere e uno per fare. I tre tempi devono essere concatenati, non si può solo discutere - afferma -. vedo che ci sono dubbi su come proseguire sul Terzo Valico e sull'Alta Velocità Torino-Lione, è il momento di affermare con decisione che il Paese non vuole interrompere la stagione delle grandi opere, guardando indietro nel tempo peraltro non vedo grosse infrastrutture inutili».

Mentre a proposito del decreto dignità approvato due giorni fa dal Cdm contesta: «Il lavoro non si ottiene a colpi di regolamenti ma portando avanti con decisione le grandi opere».

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