Cronaca locale

Sesso con un 15enne in cambio di denaro Rimosso un parroco

Il cardinale Scola sospende il decano di Baggio: «Sconcerto e dolore. La Curia non sapeva dei reati»

Cristina Bassi Sabrina Cottone Prostituzione minorile. L'accusa gravissima si è già concretizzata in una richiesta di rinvio a giudizio. E a rendere la vicenda ancora più dolorosa è che l'indagato è un sacerdote: don Alberto Paolo Lesmo, 58 anni, parroco di Santa Marcellina e decano di Baggio. A dare la notizia non è stata la Procura ma la Diocesi di Milano. Il cardinale Angelo Scola ha subito sospeso da ogni incarico il sacerdote, che è stato trasferito in un monastero. «Sconcerto e dolore» dice l'arcivescovo. La decisione è stata presa negli scorsi giorni, insieme all'avvio dell'indagine canonica sul «delitto di peccati del ministro sacro con minorenni».Una storia di droga e prostituzione. La vittima aveva quindici anni quando è iniziata la vicenda su cui indagano il pm Giovanni Polizzi e il procuratore facente funzione Pietro Forno. Il ragazzo, italiano, si prostituiva on line e utilizzava il denaro per comprare la cocaina. Secondo l'accusa, il sacerdote pagava da 150 a 250 euro a volta e gli incontri sarebbero continuati per due anni, tra il 2009 e il 2011. Su internet avrebbe avuto contatti con altri ragazzi, ma l'indagine ha accertato gli episodi di prostituzione solo con l'adolescente milanese, che però non frequentava la sua parrocchia. La vittima nel 2011, dopo un tentativo di suicidio, è stata curata in ospedale. È in questa circostanza che il medico, una donna, ha segnalato il reato. L'inchiesta si è mossa con l'intervento della Squadra reati informatici, che ha setacciato il computer del giovane per risalire a contatti e messaggi. Nel 2013, dopo un periodo di cura, è stato lui a denunciare l'accaduto alla polizia insieme ai genitori, consegnando il proprio cellulare (quelli degli indagati sono stati intercettati). Oggi studia e prova a rifarsi una vita. Oltre al sacerdote, è indagato un laico che non lo conosceva e che in cambio delle prestazioni dava al minorenne non solo soldi, ma anche dosi di droga. Si tratta di Guido Milani, 30 anni. È stato presidente della Cooperativa ragazzi e cinema, in provincia di Lecco ed è accusato anche di violenza sessuale sullo stesso ragazzo. Lo sconcerto è grande, anche perché don Lesmo era un sacerdote conosciuto e stimato tra i preti a lui vicini, che lo hanno eletto decano di Baggio. Nella sua parrocchia, i fedeli hanno avuto la sorpresa di non vederlo all'inizio delle celebrazioni pasquali, giovedì scorso. Al suo posto, che è già stato occupato da un sostituto temporaneo, il vicario di zona monsignor Carlo Faccendini ha spiegato loro che cosa fosse accaduto e la decisione del cardinale Scola di rimuoverlo. Don Lesmo era noto nella Chiesa ambrosiana anche per i suoi interventi, a volte politici e controcorrente. A colpire, oggi, è anche il fatto che per dieci anni, fino al 2008, nella parrocchia di Santa Maria al Suffragio si sia occupato di un gruppo scout, dei bambini e dei ragazzi dell'oratorio. Anzi, era stato proprio lui, nel 2007, quando una vicenda di molestie sessuali aveva colpito i lupetti, a dirsi costernato con i giornalisti: «Chi poteva immaginare?». La notizia dell'indagine a carico di don Lesmo - fa sapere un comunicato della Curia - è arrivata in Arcivescovado il 2 marzo: «Solo in questi ultimi giorni è stato possibile appurare la facoltà per l'Arcidiocesi di intervenire con questi provvedimenti così che non configurassero intralcio alle indagini». L'inchiesta è partita nel 2013 e don Lesmo aveva addirittura subito una perquisizione in parrocchia e una richiesta d'arresto (poi rigettata). Circostanze che la Diocesi spiega di aver saputo solo adesso: il sacerdote non ne ha dato mai notizia ai suoi superiori. «Nessuna notizia in merito al reato ipotizzato è mai stata a conoscenza dell'arcivescovo e dei suoi collaboratori». Insomma, la Diocesi assicura di non essere stata al corrente finora dell'accusa mossa al sacerdote. E il cardinale Scola, con i suoi collaboratori, prega «per la vittima dei fatti contestati e i suoi familiari e per don Lesmo».

L'udienza preliminare non è stata fissata.

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