Cronaca locale

Islam, per la festa del sacrifico scorrono sangue e tanti soldi

Macellazioni abusive da Pavia fino a Napoli Brambilla (Fi): «Va oltre la libertà religiosa»

Islam, per la festa del sacrifico scorrono sangue e tanti soldi

Un fiume di sangue e di soldi per la festa del sacrificio, la tradizionale ricorrenza che l'Islam prevede per ricordare il sacrificio richiesto ad Abramo.

Il primo allarme in Lombardia è partito con il caso di due due cittadini marocchini di 46 e 39 anni fermati ad Alagna dai carabinieri di Garlasco per il reato di macellazione abusiva o clandestina. Dopo l'episodio del pavese le segnalazioni si sono moltiplicate. A Loano M. M., di origini marocchine e M.A. di origini italiane, sono stati denunciati dai carabinieri forestali per lo stesso reato. Vicino a Ferrara è stata scoperto dalle autorità veterinarie un interno gruppo intento a macellare abusivamente animali. E il caso del capretto che a Napoli è stato visto legato su un passeggino e portato verso il rituale di sangue ha fatto il giro del web e delle testate giornalistiche. «Le polizie locali lombarde hanno il compito di verificare che la legge venga rispettata e mi auguro che i sindaci abbiano dato disposizioni per verificare e controllare che non ci siano macellazioni private» ha dichiarato l'assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato. «Con l'inizio della festa del sacrificio si sono registrati come ogni anno, anche in Lombardia, innumerevoli episodi di sgozzamento clandestino - ha scritto al ministro Grillo l'assessore lombardo all'Agricoltura Fabio Rolfi - Visto che il benessere animale è un valore condiviso nella nostra società, è tempo di agire e di fare chiarezza». ««Nessuno - ricorda l'onorevole di Forza Italia Michela Vittoria Brambilla in una nota - mette in dubbio il principio della libertà religiosa, ma la macellazione rituale è una pratica crudele ed anacronistica. Consentirla senza stordimento vuol dire ignorare un elementare sentimento umano: quello della pietà».

Secondo alcune associazioni animaliste sarebbero centinaia di migliaia i capi uccisi con il metodo prescritto dalla religione, l'uccisione senza stordimento e l'attesa del completamento svuotamento della carcassa del sangue, ma non esistono conferme ufficiali come per ogni fenomeno che ancora oggi si consuma spesso in clandestinità. Ci sono 200 macelli autorizzati alla macellazione secondo le norme religiose come ha ricordato il direttore di Assocarni Francois Tomei.

Ma mentre l'attenzione si concentra sul fenomeno della macellazione, si dimenticano i soldi. Parte della carne macellata, prescrive l'Islam, deve essere donata ai poveri. É il Qurbani che oggi muove milioni di euro. Solo l'attività di una delle principali associazioni islamiche, Islamic Relief, ha raggiunto «10 milioni di euro e quasi 150.000 Qurbani sono stati distribuiti nel 2017 a quasi 3 milioni di beneficiari, in 33 paesi e aree in tutto il mondo». E a seconda di dove si manda la donazione, che dovrebbe servire ad acquistare la carne per i bisognosi, cambia il prezzo: 300 al colpo per Gaza, Iraq, Cisgiordania, 55 invece per Paesi come Bangladesh, Ciad, Etiopia. Un fiume di denaro che molto spesso ha ridotto le fonti di quello di sangue, perché in tanti ormai preferiscono affidarsi a un macellaio o passare direttamente all'aspetto monetario dei propri doveri religiosi.

Inoltre molte associazioni islamiche sono meno controllate rispetto a Islamic Relief che da anni collabora con molti enti governativi occidentali.

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