Cronaca locale

Si allaga il metrò e la città si ferma

Il mancato funzionamento di una pompa provoca il caos. E torna l'allarme per i mesi di Expo

Fuori uso «a causa del malfunzionamento con una delle pompe idrovore addette a controllare il livello dell'acqua che ha allagato i binari». Sarà il Natale imminente, il fatto di avere sempre meno denaro in tasca o, semplicemente, la rabbia scatenata dai ritardi in una città che, a cinque mesi dall'Expo, tra la corruzione e l'insicurezza, continua a non dimostrarsi all'altezza delle aspettative talvolta più immediate ed essenziali dei cittadini. Sta di fatto che ieri mattina Atm avrebbe potuto fornire le spiegazioni più particolareggiate davanti al rovinoso blocco totale della linea 3 del metrò (la gialla) tra le stazioni di «Centrale» e «Porta Romana». E non sarebbe bastato. Dall'inizio del servizio, alle 6, fino alle 13.18 - quando la circolazione dei treni, grazie al lavoro dei tecnici Atm e dei vigili del fuoco, è ripresa - non sono partiti convogli sui 5 chilometri di percorso che separano le otto stazioni. E la circolazione di superficie - ma quel che è peggio, la gente - sono andati in tilt. Scene di rabbia non contenuta sono scoppiate nel centro città e sul web per il traffico impazzito. Molte persone a conoscenza dell'accaduto, infatti, ieri mattina hanno deciso di servirsi di autobus, tram o dell'auto privata. Con il risultato che sulla circonvallazione interna (Cerchia dei Navigli) i mezzi sono rimasti fermi in coda per ore. A Porta Romana, dopo mezzogiorno, si sono registrate attese anche di più di mezz'ora per il 9 e i bus sostitutivi del metrò, con folle di gente sulle banchine che hanno anche «invaso» la carreggiata bloccando il traffico delle auto.

«Stavolta il problema è a monte» prova a spiegare Atm che ieri ha messo in campo misure straordinarie per assistere la clientela: annunci in metro, canale Twitter aggiornato in tempo reale, tutor di linea alle fermate, sito internet, oltre a bus sostituitivi e, da una certa ora, anche una navetta su un solo binario nella tratta metropolitana interrotta. Misure che non sono riuscite però a arginare lo sconcerto dei passeggeri che ovunque si chiedevano se bastasse il malfunzionamento di una pompa per gettare la Milano di Expo nel caos.

«Nella notte una delle 343 pompe in funzione sulle tre linee (118 solo sulla linea 3, ndr ) non ha funzionato a dovere e il livello dell'acqua di falda è così alto che basta qualche problema di interruzione o diminuzione della portata del pompaggio dell'acqua infiltrata per cominciare ad allagare le gallerie e creare una situazione d'impraticabilità» precisa ancora Atm. E la falda, va detto, è competenza del Comune di Milano. Non è solo la linea 3, infatti, a dare problemi. Anche la verde - dove le infiltrazioni d'acqua sono visibili a occhio nudo - è nel mirino. Su una delle tratte, Lambrate-Piola, è già stato aperto un cantiere. Servono invece 8 milioni, ancora da trovare, per Sant'Agostino-Porta Genova, opera di manutenzione comunque già inserita nel piano triennale delle opere pubbliche. Anche tra Garibaldi e Gioia ci sono infiltrazioni.

«Non possiamo permetterci un tale disastro durante Expo!» tuona De Corato, deciso a chiedere al presidente di Atm Bruno Rota di relazionare su cause e contromisure a Palazzo Marino.

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