Cronaca locale

La sinistra chiude gli occhi «Non esiste l'allarme abusivi»

«Il presidente di Aler si dimetta subito». A chiedere le dimissioni di Gian Valerio Lombardi da presidente dell'Azienda lombarda di edilizia residenziale è Luca Gibillini, consigliere comunale di Sel. La colpa di Lombardi? Aver dichiarato che in Aler c'è «una cronica insufficienza finanziaria che non permetter di fare nemmeno le ristrutturazioni». «Ognuno la può pensare come vuole però bisognerebbe fare attenzione a fare propaganda -scrive Gibillini su facebook -. Credo che oggi, dopo la spudorata campagna allarmistica di alcuni quotidiani, ci sia bisogno più che mai di dare risposte concrete. Se Lombardi, presidente dell'Aler, come ha detto, pensa di non aver le risorse per restituire dignità alle case popolari, per cancellare lo sfitto, per fare le banali manutenzioni ordinarie, deve fare una cosa sola: DIMETTERSI. Il resto sono chiacchiere». Due le strade: se il presidente si accorge di non avere le risorse per fare ciò per cui è stato chiamato a fare o ha sbagliato ad accettare oppure, in polemica con la Regione che l'ha nominato ma che non finanzia l'azienda, dovrebbe dimettersi. Tertium non datur : «non può pensare altrimenti di prendere in giro i milanesi».

Sel, Sinistra radicale e Rifondazione non hanno apprezzato gli sgomberi delle ultime settimane, che hanno visto tra l'altro la chiusura degli squat anarchici Rosa nera e Corvaccio. Sgomberi che, se sono stati annunciati in maniera eclatante dalla Regione, hanno avuto l'avallo del sindaco, che ha partecipato ai tavoli in Prefettura e siglato il «Piano operativo». Per il capogruppo di Sel Mirko Mazzali, per esempio, «l'allarme occupazioni non esiste». «I numeri- scrive su facebook -: dati Aler nel 2012 le occupazioni erano 2206, quelle attuali 2355, quindi 149 in più. Nel 2008 erano 3049, e nel 2011 2367, più di oggi quindi. Questo vuole dire semplicemente che l'allarme occupazioni dal punto di vista numerico non esiste».

Venendo al merito della questione, Mazzali, ma non solo, ha forse ha nostalgia delle parole del sindaco-in-campagna-elettorale che sosteneva: «occupare per necessitò non è reato» quando dice: «In altre parole sarebbe bello sentire prima combattiamo il racket, poi vediamo cosa fare per chi occupa per bisogno».

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