Cronaca locale

La sinistra disarma i ghisa: no ai "taser"

Ordine del giorno di "Milano progressista". Ma il centrodestra insorge

La sinistra  disarma i ghisa: no ai "taser"

La sinistra prova a «disarmare» i ghisa. È stato presentato un ordine del giorno che invita il sindaco «a non dotare il corpo di Polizia locale di pistole a impulsi elettrici (taser), dispositivi particolarmente pericolosi, specie nei confronti dei soggetti più vulnerabili, e lesivi dei diritti fondamentali della persona». Lo chiede il gruppo consiliare Milano Progressista. L'utilizzo dei taser, secondo quanto affermato, «distrarrebbe la Polizia locale dai compiti che le sono propri e senza l'assolvimento dei quali la vivibilità della città risulterebbe fortemente compromessa». L'adozione dei taser da parte dei vigili di Comuni con più di 100mila abitanti è previsto dal decreto sicurezza promulgato dal Quirinale il 3 dicembre. «La stessa azienda produttrice, la Taser International Incoporated - si legge nel testo - riconosce un fattore di rischio mortale che sia aggira intorno allo 0,25% e quindi una persona su 400, tra quelle colpite da Taser, rischia il decesso». La sinistra vuol «disarmare» i ghisa e scoppia la polemica. «Ancora l'ennesimo sterile dibattito sull'utilizzo de pistole elettriche da parte della Polizia locale con la presentazione di un grottesco e paranoico ordine del giorno da parte del capogruppo di Milano Progressista, Anita Pirovano- dichiara Riccardo De Corato, ex vice sindaco oggi assessore regionale alla Sicurezza - Alcuni consiglieri dovrebbero prestare servizio qualche giorno al fianco dei vigili per capire che questo strumento è fondamentale per la loro tutela personale. Non si contano più, purtroppo, le aggressioni subite dagli agenti durante lo svolgimento del loro lavoro. Nel documento si farnetica sulla tutela dei diritti fondamentali della persona che verrebbero lesi con l'uso del Taser. Ma hanno capito che serve come strumento contro i criminali e a difesa degli agenti?».

Per l'assessore questo dispositivo, già in dotazione alla Polizia e ai Carabinieri, è fondamentale nelle operazioni di ordine pubblico come dimostrato dall'episodio del 5 settembre in via Vitruvio durante il quale agli agenti di una pattuglia intervenuta per una rissa è bastato mostrare il dispositivo per riuscire a sedarla. Proprio per questo nei futuri bandi per la dotazione strumentale delle Polizie Locali lombarde vedono inserito il taser, oltre allo spray al peperoncino, ai giubbotti anti-taglio e alle body cam. E anche per Stefano Maullu (Fdi) il documento è «totalmente inaccettabile» e senza «fondamento logico».

«Con uno strumento del genere - dice l'eurodeputato - i vigili urbani potrebbero esercitare la propria attività in modo molto più sicuro ed efficace».

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