Cronaca locale

Sinistra divisa sulla Darsena Appello on line della Gelmini

Discussione congelata per una settimana. Visto che non è solo l'opposizione ma la lista Sala a mettersi di traverso al regolamento sull'uso dell'area portuale della Darsena redatto dall'assessore al Bilancio Roberto Tasca, la maggioranza lunedì ha deciso di rinviare la discussione in consiglio, aprendo nel frattempo un confronto anche nei Municipi. Il punto più controverso è quello della piattaforma galleggiante che sarà messa a bando per attività commerciali (esclusa la ristorazione) e almeno 80 eventi all'anno aperti al pubblico. I residenti temono un ulteriore disagio notturno. «Sospendiamo il giudizio, una settimana di dibattito non fa male, poi però si deve arrivare a conclusione - ha puntualizzato ieri il sindaco Beppe Sala -. Giustamente Tasca ha ricordato che il nostro dovere pratico, su cui anche il politico rischia, è trovare la massima e migliore destinazione economica per i nostri beni, quindi, una soluzione bisogna trovarla». L'assessore ha difeso l'affitto della piattaforma sostenendo che solo i costi di pulizia dell'area ammontano a circa un milione di euro. «Quello della Darsena è un tema delicato - afferma Sala -. Le novità attraggono subito, poi bisogna renderle vive se no rischia di scemare l'interesse». La coordinatrice regionale di Fi Mariastella Gelmini, consigliera comunale, ha lanciato sul suo profilo Facebook una campagna «contro il Regolamento comunale che vuole trasformare la Darsena in un grande luna park, senza alcun rispetto per i residenti e i commercianti della zona, i quali lamentano l'invasione degli abusivi. Salviamo la Darsena e i Navigli di Milano». Il Comune, incalza la Gelmini, «vuole fare cassa e poco importa del valore storico e culturale dei Navigli».

ChiCa

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