Cronaca locale

La sinistra preferisce i centri sociali alla legalità

La sinistra boccia la mozione che voleva impegnare l’assessore alla Sicurezza, Marco Granelli, ad attivarsi per il ritorno al legittimo proprietario, l’Aler di quelle tre palazzine di Lambrate che da tre mesi sono in mano a un collettivo, il "Lambretta"

La sinistra preferisce i centri sociali alla legalità

Una mozione «soft», fatta apposta per essere approvata da tutti, quella sull’occupazione abusiva di via Apollodoro, ma la sinistra ha detto no: fra il principio di legalità e l’amicizia dei centri sociali, la maggioranza ha scelto di coltivare il suo orticello elettorale. È stata bocciata così, in Consiglio di zona 3, la mozione presentata da Pdl e Nuovo polo - primo firmatario il vicecapogruppo Pdl Vincenzo Viola - che voleva impegnare l’assessore alla Sicurezza, Marco Granelli, ad attivarsi per il ritorno al legittimo proprietario, l’Aler (cioè in ultima istanza i cittadini di Milano) di quelle tre palazzine di Lambrate che dalla fine di aprile - da tre mesi esatti - sono in mano a un collettivo, il «Lambretta», che gode di grandi sostegni a sinistra, tanto da essere ospitato a Palazzo Marino in occasione di un’assemblea di grandi elettori di Pisapia, un anno dopo la sua vittoria.

Una mozione che era stata presentata addirittura il 3 maggio, quella di Viola. Ma per tutte queste settimane la sinistra ha scelto di rinviarla, tentando di evitare l’imbarazzo di una presa di posizione. Alla fine non ha più potuto eludere la questione, e due giorni fa il documento è stato inserito all’ordine del giorno. La discussione ha impegnato due terzi della seduta - oltre due ore - ma alla fine la maggioranza non ha avuto dubbi nel bocciarlo.

Dubbi, e molti, sull’occupazione, li hanno avuti quattro consiglieri del Pd, che si sono dissociati dalla posizione ufficiale del gruppo, astenendosi sul documento, che nonostante il voto favorevole di Lega, Udc e Nuovo polo - oltre che naturalmente del Pdl - è stato bocciato. Sette i democratici che hanno votato contro, come Rifondazione comunista, che in Consiglio vanta il presidente, Renato Sacristani, e come Sinistra, ecologia e libertà: «Sel - racconta Viola - ha addirittura sostenuto che si tratti di una situazione “al limite della legalità”. In generale - agiunge Viola - la maggioranza vuol far passare quest’idea che si tratti di un’occupazione sì, ma diversa da altre, come quella della vicina via Valvassori Peroni. In realtà - afferma Viola - si tratta allo stesso modo di due reati, e quindi non capisco proprio come la maggioranza possa difenderli, arrampicandosi sugli specchi». «Ancor meno - dice ancora Viola - posso capire che sia il Pd a difendere l’occupazione di quelle tre villette quando invece in Consiglio comunale prende posizioni diverse dal resto della sinistra, su questioni del genere».

La mozione, oltre a condannare l’occupazione abusiva, chiedeva all’assessore Granelli di attivarsi, ma anche al sindaco di intraprendere un’azione di sensibilizzazione sul rispetto delle regole. Ma il Pisapia che ha simpatizzato con l’«operazione Macao», l’occupazione itinerante degli «artisti» o sedicenti tali – difficilmente, per lo stesso Pdl, potrebbe le carte in regola per farsi garante di un’operazione di contrasto delle occupazioni abusive. Anche per questo che il presidente e maggioranza hanno detto no alla richiesta del Pdl: «In realtà - spiega ancora Viola - anche sulla occupazione di Valvassori Peroni, che in effetti potrebbe essere più urgente da un punto di vista della sicurezza, nessuno in Comune ha fatto niente, nonostante l’approvazione di documenti che sollecitavano lo sgombero». «Il mio timore - conclude - è che anche per via Apollodoro qualcuno abbia in mente una sanatoria. Per noi sarebbe inaccettabile, e non solo perché quelle palazzine dovranno essere utilizzate per Expo, ma perché il principio è sbagliato».

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