Cronaca locale

Smog, passa l'allarme rosso «Ma il Comune non aspetti»

I livelli delle polveri sottili sono da una settimana sotto i limiti L'opposizione attacca: «Mezzi ed edifici pubblici non a norma»

Lo smog non c'è più. Da poco meno di una settimana le centraline dell'Arpa fanno registrare valori di pm10 inferiori alla soglia limite di 50 microgrammi per metro cubo d'aria. E va così anche nelle altre province lombarde. Si respira insomma. Ci voleva la pioggia a spazzar via le polveri e anche un bel po' di polemiche su blocchi del traffico, riscaldamenti e caldaie. Secondo i dati forniti dall'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente i valori delle centraline sono rimasti tra i 33 e 41 microgrammi/metro cubo d'aria e solo a Vimercate (Monza e Brianza), sono stati registrati valori vicini al limite di legge, mentre a Como, Bergamo, Cremona e Varese mediamente si è rimasti attorno ai 30 microgrammi per metro. Emergenza finita quindi, tutto torna come se nulla fosse mai accaduto. Così Palazzo Marino da qualche giorno ha sospeso il divieto di circolazione per i veicoli diesel Euro 3 senza filtro anti-particolato e gli interventi sui riscaldamenti con la diminuzione di 1 grado centigrado. Stop anche alla riduzione di due ore dell'accensione delle caldaie. Fino a quando? Fino a quando per 13 giorni consecutivi i limiti non saranno nuovamente superati come stabilito dal protocollo della città metropolitana e allora si tornerà a fare i conti con l'inquinamento. Una politica d'attesa che per l'opposizione della giunta Pisapia è un segnale di resa: «Sindaco e assessori tengano presente la danza della pioggia quale strumento utile per abbattere il PM10- polemizzava pochi giorni fa l'ex vice sindaco di Milano e Capogruppo di Fdi-An in Regione Riccardo De Corato- perché rispetto a quanto messo in campo in questi 4 anni e mezzo forse quello risulta essere lo strumento più efficace. Nessuna idea, nessun progetto vero per combattere lo smog. Per fortuna che il vento e la pioggia sono arrivati in soccorso dei milanesi dopo che la maggioranza arancione aveva insultato i predecessori e promesso la politica del "Ghe pensi mi" in campagna elettorale nel 2011. Ma tant'è...». Vento e pioggia che dovrebbero fortunatamente continuare grazie ad una perturbazione in arrivo dal Nord Europa e che dovrebbe portare in città, già dalla prossima settimana, il vero inverno che fino ad ora non c'è stato. Nel frattempo c'è chi chiede di continuare a fare i conti con un problema inquinamento che non deve essere trattato sempre come un'emergenza: «Il vero ritardo del Comune riguarda i circa 800 edifici pubblici come scuole uffici- spiega il consigliere di Fi Fabrizio De Pasquale- e i 28 .000 alloggi popolari dove il riscaldamento viene effettuato con impianti arretrati a gasolio. Dove la manutenzione è scarsa e i controlli sull'inquinamento e sulle temperature sono quasi inesistenti. Anche il piano di teleriscaldamento varato da A2A è in forte ritardo per i tempi biblici con i quali vengono autorizzati gli scavi.

Pisapia e Maran, anzichè cercare di combattere lo smog con ordinanze, gabelle e con una ciclabilizzazione forzata della città avrebbero dovuto investire di più in misure strutturali per diminuire l'emissioni del proprio patrimonio di mezzi pubblici e degli di immobili».ARuz

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