Cronaca locale

Milano invasa da spacciatori: così dilagano droga e degrado

Da stazione Centrale a via Padova, per arrivare ai Navigli e Maciachini, ecco tutte le zone dello spaccio

Milano invasa da spacciatori: così dilagano droga e degrado

Lo spaccio di stupefacenti a Milano dilaga, sono i fatti a parlare. Non importa in che parte della città ci si trovi, c’è sempre una “zona” vicina dove andare a reperire le sostanze di cui si ha bisogno e non serve arrivare fino al “boschetto dello spaccio” di Rogoredo, dove nel pomeriggio di domenica 7 aprile è tra l’altro deceduto un cinquantenne tossicodipendente.

Maciachini, via Padova, Stazione Centrale, i Navigli, Corvetto ma anche la zona della “movida” di corso Como sono oramai diventati luoghi dove reperire stupefacenti è di una facilità estrema e la cosa impressionante è che in alcuni di questi posti tutto ciò avviene in concomitanza con la presenza di forze dell’ordine.

In alcuni casi si è arrivati al punto che gli spacciatori, colti in flagranza, hanno aggredito gli agenti, come lo scorso 1° aprile in via Imbonati, zona Maciachini, quando uno spacciatore maghrebino trovato in possesso di cocaina ha aggredito e picchiato due carabinieri della stazione Duomo ed è poi riuscito a fuggire; nel suo zaino venivano rinvenuti 600 euro in contanti.

Del resto la presenza di spacciatori in zona Maciachini è ben nota da tempo e non serve andare di sera per trovarli. Aggirandosi con occhio attento è possibile individuarli sia nelle viuzze laterali che incrociano via Imbonati ma anche al parco Villani Murat dove già dal mattino è possibile trovare bivacchi, soggetti prevalentemente nordafricani “a zonzo” sulle panchine ed anche qualcuno impegnato a fumare canne sul prato.

Altra zona “calda” è quella di Stazione Centrale, luogo di bivacco per parecchi africani che si dedicano a varie attività tra cui lo spaccio e dove gli arresti sono oramai all’ordine del giorno. Nonostante ciò le attività illecite continuano, in parte per la brevissima permanenza in carcere dei soggetti colti a spacciare e in parte perché i fermati vengono subito rimpiazzati da nuove leve. Resta una domanda: chi è che rifornisce gli spacciatori della zona Stazione Centrale?

Un ulteriore punto di spaccio sono i giardinetti che collegano via Gola a via Magolfa, sui Navigli: uno “spot” ben nascosto accanto a un parcheggio interrato dove già dalla tarda mattinata gruppetti di spacciatori maghrebini, birra alla mano e alcuni muniti di bicicletta, si riuniscono sulle panchine e bivaccano in attesa di clienti.

C’è poi via Padova, in particolare nei pressi delle traverse di via Arquà e via Chavez, dove agli angoli e nei pressi dei bar “giusti” è possibile trovare le sostanze di cui si ha bisogno; lo dimostrano i fatti avvenuti nella serata di giovedì 5 aprile proprio in via Arquà, dove l’arrivo di una pattuglia della Polizia ha generato il fuggi fuggi generale degli spacciatori che hanno persino lasciato la merce sul marciapiede.

Come riportato da MilanoToday, durante i controlli i poliziotti, infatti, hanno anche arrestato un cittadino algerino ricercato dalla questura di Torino perché deve scontare nove mesi di carcere per reati legati allo spaccio di droga.

Problematica anche la zona di Corvetto, in particolare tra piazza Ferrara e vie limitrofe, fino ad arrivare a via in via Marco d’Agrate ed è proprio qui che lo scorso 11 febbraio una volante del commissariato Porta Romana ha

4439516" data-ga4-click-event-target="external" target="_blank" rel="noopener">arrestato un marocchino irregolare in possesso di 400 grammi di hashish, 193 grammi di eroina e 18 grammi di cocaina, un vero e proprio supermercato ambulante della droga.

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