Cronaca locale

Lo sprint delle moto al salone di Rho: un settore senza crisi

(...) sferisterio Kursaal Diana al Veloce Club, dal palazzo della Triennale al parco Sempione al Palazzo dell'Arte al Portello e, dal 2005, a Rho-Pero.Milano non è solo la capitale della moda, ma anche il punto nevralgico di un salone che è riuscito a sbaragliare la concorrenza di Francia e Germania oltre a quella di Tokyo, «casa» dei quattro più importanti costruttori. Tutte le più importanti novità sono in mostra qui, con «aziende d'eccellenza che producono al top e competono alla pari con le industrie giapponesi e con quelle di tutto il mondo», ha sottolineato Roberto Maroni. Il ministro Guidi ha tenuto a precisare che «il saldo commerciale italiano del settore è sempre stato attivo negli ultimi 20 anni e ha retto anche durante la crisi. Nel 2014 è stato di 800 milioni di euro. Se includiamo anche le due ruote a pedali, si arriva al miliardo. Nella classifica mondiale per saldo attivo nell'interscambio occupiamo la terza posizione, dopo Cina e Giappone».Quello che si respira nei sei padiglioni destinati ad accogliere gli oltre 1.400 espositori, è un rinnovato clima di ottimismo, spinto dai positivi risultati degli ultimi mesi. Segnali incoraggianti che danno nuovo e fondato ottimismo. Le novità sono molte, anche se all'osservatore più distratto qualcuna può passare inosservata. Osservando le moto esposte si ha la sensazione di visitare un salone di 30 o 40 anni fa, più che l'edizione 2015. Una percezione alimentata dalla tendenza più in voga del momento, quella delle café racer, che ha riportato d'attualità le «special» degli anni Sessanta e Settanta. Dovrebbero essere in teoria modelli unici, nati in garage modificando vecchie due ruote, ma l'interesse per questo filone ha spinto le maggiori case a proposte che lasciano spazio alle personalizzazioni. Così non mancano le sportive ultraveloci, come la Suzuki Gsx-R 1.000, la Kawasaki Zx-10 R, o l'italianissima Aprilia Rsv4, presenti con proposte retrò. Se un anno fa c'era solo Ducati, con la Scrambler, (ora proposta in versione baby da 400 cc) ora ci sono tre moto Guzzi sul tema: la V7 Stornello e le V9 Bobber e Roamer. Ma anche Bmw ha la sua Scrambler in chiave nostalgica, mentre Yamaha punta sulla bicilindrica Xsr 700 e Honda fa rinascere la sua Africa Twin.In attesa di eleggere la regina del Salone, la moto più desiderata che verrà eletta dal pubblico degli appassionati, l'Eicma si appresta a ripetere il tutto esaurito e a battere nuovi record di affluenza, anche se per quest'anno i prezzi dei biglietti hanno subito qualche aumento. Per la prima volta dal 2007 l'accesso è passato da 18 a 21 euro, con tariffe speciali per i soci motoclub (14 euro), ragazzi da 14 a 17 anni (12 euro) e l'ingresso serale a 12 euro dopo le 18 di venerdì quando la chiusura è posticipata alle 22. Sempre per il venerdì è confermata, come di consueto, l'entrata gratuita per le donne, per l'intera giornata. Il quartiere fieristico è facilmente raggiungibile percorrendo le tangenziali, ma i costi dei parcheggi e le lunghe colonne previste per le giornate di apertura al pubblico consigliano un più agevole avvicinamento con i mezzi pubblici.

Nello specifico la linea 1 della metropolitana e le linee S5 e S6 del passante ferroviario.Valerio Boni

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