Cronaca locale

Stangata Atm, il Comune tira dritto

Da aprile ticket a 2 euro. Il governatore: «Scelta della città, prudenti su tariffa unica»

Stangata Atm, il Comune tira dritto

L'aumento del biglietto Atm a 2 euro non è in discussione e Milano vuol partire con la manovra complessiva - dagli abbonamenti annuali "congelati" ai mezzi pubblici gratis fino ai 14 anni d'età alla validità del ticket fino ai Comuni dell'hinterland (come Sesto San Giovanni, a Cinisello, Opera e Rozzano) - dal mese di aprile. La tempistica «non slitterà» insiste l'assessore alla Mobilità Marco Granelli che insiste sull'urgenza della misura, «diminuire traffico e smog sono obiettivi trasversali, vogliamo partire prima possibile». Ma contano pure le esigenze di cassa: la giunta vuol mettere nel Bilancio preventivo 2019 cinquantuno milioni di incassi in più dalle tariffe del trasporto pubblico. La manovra si è impantanata prima di Natale in consiglio regionale, quando il capogruppo di Forza Italia Gianluca Comazzi ha costretto l'assessore al Bilancio leghista Daniele Caparini a ritirare la mozione (concordata con la giunta Sala) che avrebbe concesso a Milano la deroga per aumentare il biglietto a 2 euro invece che al canone Istat. Ieri il vertice di un'ora e mezza tra Beppe Sala, governatore Attilio Fontana e gli assessori alla Mobilità del Comune Granelli e della Regione Claudia Maria Terzi per sbrogliare la matassa. Le nuove tariffe Atm sono inserite nella revisione dell'intero sistema per corone concentriche, il biglietto unico integrato che (se va bene) entro il 2020 permetterà di viaggiare con un unico ticket anche sui treni regionali. Giorni fa i sindaci dell'hinterland hanno chiesto che non ci siano battute di arresto. In base al meccanismo i pendolari della prima corona risparmieranno sull'abbonamento annuale: da Sesto a Milano ad esempio oggi pagano 498 euro e ne spenderanno 58 di meno, a Cinisello si passerà da 685 a 440 euro. Anche 40 sindaci della provincia di Monza e Brianza hanno scritto a Sala e Fontana chiedendo il via a breve termine della tariffa unica perchè «porterebbe considerevoli risparmi economici e pratici agli utenti».

Ma Fontana ha dei dubbi: «Le simulazioni dicono che col titolo unico alcuni tipi di utenti pagherebbero di più. Il biglietto a 2 euro? Sono scelte che attengono alle città». Granelli e Terzi per ora si sono tenuti prudenti sui tempi per arrivare alla piena applicazione del sistema: «I tecnici lavorano su varie ipotesi, ci rivedremo a giorni per fissare il percorso e fare i passaggi che servono in Regione e Agenzia di bacino». Nel primo step (aprile) l'integrazione dovrebbe scattare fino all'hinterland e solo nel 2020 a Monza e Brianza. Terzi ricorda che la tariffa unica su tutta la Regione, compresi i mezzi Trenord, «è un nostro obiettivo ma non è semplice né immediato far dialogare sistemi complessi e diversi fra loro. E i tempi previsti dalle norme regionali sono più lunghi di quelli richiesti dal Comune.

Milano sicuramente farà da apripista per tutte le altre agenzie Tpl». Fontana riferirà sulle ipotesi in Commissione. E sul ticket Fi non fa sconti: «I costi per estendere la tariffa ammontano a 8 milioni, Sala ne vuole incassare 51. Il rincaro a 2 euro è sproporzionato e ingiustificato». E il leghista Alessandro Morelli: «Sala esige l'ok della Regione per aumentare il ticket ma se lo sogni».

Anche i 5 Stelle tengono distinti i casi: «Accelerare sulla tariffa unica ma Sala sugli aumenti è cocciuto».

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