Cronaca locale

Le strade come trappole: poco sale e troppo tardi

Polemica sulle misure del Comune contro il gelo Il centrodestra contesta il numero dei mezzi

Marta Bravi

Nonostante i mezzi spargisale siano entrati in azione nella notte tra giovedì e venerdì, ieri mattina le strade della città erano ridotte a patinoire. Secondo i dati di Areu, l'agenzia regionale emergenza urgenza, dalla mezzanotte di giovedì a poco dopo le 19 di venerdì le chiamate di Sos arrivate su Milano hanno superato quota 2.400 e più di 1.300 le missioni degli operatori in città, di cui quasi 600 per cadute. Giovedì gli interventi per cadute erano stati 200.

Un disagio che per molti versi si poteva evitare visto sopratutto l'anticipo con il cui i bollettini meteo avevano dato la notizia. Questo il ragionamento del vicecapogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino Alessandro de Chirico. «Nonostante l'allerta neve e il preannunciato pericolo ghiaccio, Milano ieri mattina sembrava una grande pista di pattinaggio. Strade e marciapiedi sono pericolosissimi. Ho ricevuto diverse segnalazioni di persone che sono cadute anche davanti a scuole ed asili. Mi domando come mai non siano state attivate già da ieri sera le squadre neve per spargere il sale per evitare questa mattina disagi ai milanesi. Come sempre l'amministrazione comunale non è in grado di muoversi in anticipo, nonostante i bollettini meteo».

Da Palazzo Marino replicano che i primi mezzi sono entrati in azione nella notte tra giovedì e venerdì. Più di 60 pattuglie della Polizia locale, 410 uomini di Amsa, oltre alle squadre della Protezione civile hanno sparso oltre 174 tonnellate di sale con particolare attenzione agli itinerari stradali caratterizzati dalla presenza di sottopassi e cavalcavia. Nel mirino piazzale Corvetto, via Lombroso, viale Puglie, cavalcavia Schiavoni, piazza Maggi, ponte delle Milizie, cavalcavia Brunelleschi, viale Scarampo, i cavalcavia Monte Ceneri, Ghisallo, Fermi.

Il Comune ricorda di non avere alcuna competenza sui marciapiedi privati cioè davanti agli edifici privati, cui spetta la pulizia e lo spargimento di sale in caso di ghiaccio. I mezzi neve di Amsa quindi sono partiti dai cosiddetti punti sensibili: pensiline e fermate dei mezzi e della metropolitana, scale, scivoli per disabili, marciapiedi davanti a scuole ed edifici pubblici. La scorsa notte l'intervento si è concentrato nelle aree dei mercati.

«Centinaia di persone sono scivolate facendosi male. Settanta mezzi per Milano sono ridicoli, con l'amministrazione di centrodestra erano 149, più del doppio, che partivano da diversi punti per coprire tutte le strade - tuonava Riccardo de Corato, ex vicesindaco e capogruppo regionale di Fratelli d'Italia -. Con la metà non si poteva fare in tempo a salare tutta la città prima dell'arrivo del ghiaccio. Gli interventi più efficaci vanno infatti portati a termine prima della formazione delle lastre, altrimenti si rischia di non riuscire a togliere tutto il ghiaccio».

Ma da piazza Scala fanno notare l'eccezionalità del fenomeno, il «gelicidio»: «In presenza di un evento simile anche un'abbondante salatura preventiva può non impedire la formazione di ghiaccio».

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