Cronaca locale

«Stuprata in casa da uno sconosciuto»

La denuncia di una giovane romena. Le reazioni politiche

Si è trovata improvvisamente in casa uno sconosciuto, descritto come un nordafricano di circa 30 anni, che l'ha rapinata e stuprata. È il contenuto della denuncia fatta alla polizia da una ragazza di 22 anni, di origine romena, che abita in via Gaffurio. Siamo in una zona semi centrale, tra piazza Caiazzo e corso Buenos Aires. La giovane ha dichiarato che sabato intorno alle 22.30 si trovava nel proprio appartamento. Alla porta si è presentato un uomo che minacciandola con un coltello è entrato e le ha rubato il cellulare. Poi ha cominciato a palpeggiarla e l'ha costretta a subire un rapporto sessuale in camera da letto. Le ha anche detto che se non si fosse ribellata non le avrebbe fatto altro male. Subito dopo è scappato. La donna lo ha inseguito in strada, dove ha chiesto aiuto a due conoscenti vicini di casa. Anche loro hanno provato a seguire l'aggressore, ma senza successo. Sul posto sono intervenuti il 118 e la polizia. La vittima è stata accompagnata al centro anti violenza della Mangiagalli, dove è stata visitata. Sul fatto indaga la Squadra mobile che sta provando a ricostruire, tra l'altro, come lo stupratore sia entrato in casa della ragazza.

L'episodio ha scatenato la polemica politica. «Siamo allo stupro effettuato direttamente tra le mura di casa - attacca il capogruppo di Fdi in Regione Riccardo De Corato -. Quanto successo dimostra che gli allarmi lanciati nelle ultime quattro settimane non erano da sottovalutare. La violenza, commessa da un nordafricano secondo le descrizioni della vittima, una giovane rumena, è avvenuta non a caso in una zona che lo scorso 4 luglio, appena 20 giorni fa, descrivevo come piazza degradata e di spaccio a cielo aperto. L'invasione di clandestini e migranti giust'appunto nordafricani, tollerata dalle giunte rosso-arancioni e verso cui Sala si dimostra impotente, genera fatti di cronaca come questi». Aggiunge Paolo Grimoldi, deputato leghista: «Milano vive in una situazione di degrado e di pericolo, complice anche la situazione fuori controllo della stazione Centrale, con centinaia di immigrati che bivaccano sui marciapiedi e nelle aiuole. E mancano pene adeguate per fare da deterrente ai violenti che colpiscono le donne sapendo di rischiare poco. Per questo la prossima settimana depositerò alla Camera la proposta di legge che preveda l'ergastolo per chi compie atti di gravi violenze, come le violenze sessuali, e per chi procura gravi lesioni, fisiche e morali anche se non mortali alle donne».

CBas

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