Cronaca locale

«Via subito chi non arriva da Paesi in guerra»

L'assessore lombardo alla Sicurezza boccia Sala: «Molto arrogante»

Assessore Bordonali, i numeri delle presenze di migranti confermano che gli immigrati sul territorio sono in aumento.

«La Regione Lombardia ospita il 13% degli immigrati. E un conto è parlare di percentuali, un altro è farlo in termini assoluti. Risulta che in Lombardia ci siano oltre 30.300 clandestini e più di 2mila stranieri irreperibili. Rispetto a tre anni fa i numeri sono aumentati».

Di fatto i rimpatri non vengono effettuati?

«I numeri dei rimpatri sono bassissimi. Chi non ottiene il titolo di profugo, apre un'istanza e quindi resta qui almeno due anni, a spese nostre».

Quindi che fare?

«Dovremmo almeno negare l'apertura di un'istanza a chi arriva da Paesi dove non c'è la guerra».

Ad esempio quali?

«Ad esempio il Senegal, che è perfino in un momento di crescita. O la Nigeria: solo nella parte nord est del Paese ci sono problemi, nel resto del paese no».

In questo modo diventerebbe tutto più gestibile?

«Sarebbe sicuramente meglio rispetto ad ora. E potremmo garantire un'assistenza adeguata a chi ne ha realmente diritto. Cosa che al momento non si può fare, visti i numeri».

La Regione Lombardia ha poca voce in capitolo a riguardo. E il prefetto non vi convoca ai tavoli ufficiali.

«Ho appena inviato una lettera al prefetto. Ho chiesto di convocare un tavolo sull'immigrazione a cui partecipi anche la regione Lombardia. Dopo l'ennesima esclusione, ora vogliamo esserci».

Il sindaco Sala manda a dire a Maroni di «farsene una ragione». E il campo base di Expo verrà utilizzato da settembre.

«Questa dichiarazione ha dimostrato ancora una volta come Sala si rapporta con il territorio. Cioè con la stessa arroganza e miopia del suo amico Renzi. Esegue ciò che gli hanno ordinato e non cerca un lavoro comune con le altre istituzioni».

Resta aperto il problema della sicurezza.

«E dei costi sociali che ospitare così tanti profughi e non comporta. In questi giorni in cui tutti parlano di potenziali terroristi con problemi di depressione, rendiamoci conto di una cosa: e cioè che stiamo investendo su persone che avranno problemi di questo genere, vista la situazione in cui sono».

L'assessore Rozza ha proposto di far lavorare i migranti anziché lasciarli ciondolare tutto il giorno di fronte alla Stazione Centrale.

«A patto che non si tolgano occasioni di lavoro ai nostri disoccupati. Far lavorare i migranti costa, ad esempio per l'assicurazione. E loro sanno che è un loro diritto non lavorare. Nei comuni che ci hanno provato, il tentativo è fallito».

MaS

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