Cronaca locale

Sui banchi 73mila studenti stranieri Cattedre scoperte, mancano 800 prof

Maria Sorbi

E che inizio di scuola sarebbe se i conti tornassero? Anche stavolta bisogna esser bravi a fare le sottrazioni per interpretare tutti i numeri dell'avvio scolastico. Mancano insegnanti: a Milano ci sono ancora 800 cattedre vuote e, piaga ancor più dolente, servono 1.600 docenti di sostegno che ancora non si trovano (anche se ne sono stati assunti 1.415). I posti vuoti per assistere gli alunni disabili verranno coperti dai prof di matematica, inglese o italiano che non trovano posto altrove. Ma quest'anno sarà un po' più difficile rispetto al passato poiché aumenta l'onda dei docenti fuori sede che chiedono l'avvicinamento alla propria città d'origine. La prima campanella è suonata con parecchie cattedre vuote e solo dopo giovedì, con la pubblicazione delle nuove graduatorie, si potrà procedere con le supplenze.

Intanto il popolo degli studenti è in crescita: con 1,2 milioni di ragazzini seduti dietro ai banchi, la Lombardia detiene il record di iscrizioni di tutta Italia e conta 184.317 stranieri (tremila in più rispetto allo scorso anno scolastico). Di questi 72.826 frequentano le scuole milanesi, assieme a 960 studenti che provengono dai campi nomadi. Migliora la situazione dei presidi: ad agosto sono stati firmati 230 contratti ed entro la fine del mese ne saranno sottoscritti altri 800. «Le assunzioni sono in corso - spiega il direttore generale dell'ufficio scolastico regionale Delia Campanelli - a Milano saranno 1.966 e in Lombardia 5.446. Si conclude una mobilità senza precedenti, un anno particolare che ha richiesto un lavoro enorme». Ne inizia uno che avrà parecchie novità: wi-fi diffuso in tutte le scuole, progetti di educazione alla legalità e «pagelle» per i presidi. Da quest'anno e per i prossimi tre anni, i dirigenti scolastici saranno valutati da uno staff di commissari. «Un metodo - spiega Campanelli, che ha aperto l'anno all'istituto Leonardo da Vinci di Limbiate - che spronerà al miglioramento del sistema scuola». Ci sarà anche un pool anti bullismo, una mail dedicata per raccogliere le segnalazioni sui comportamenti non corretti del personale scolastico. E ci sarà lo sportello famiglia, a cui sarà anche possibile segnalare i casi di lezioni gender. Al debutto il numero è stato già boicottato con false telefonate dagli attivisti Lgbt.

E poi ci sono i numeri positivi. A sfoderarli è l'assessore regionale all'istruzione Valentina Aprea: «Al 12 settembre - spiega - contiamo già mille studenti dei corsi professionali che hanno in mano un contratto di apprendistato».

Ieri, tra le mille foto postate su Facebook, tra i mille bimbi col grembiule e lo zaino più grossi di loro, è arrivato, via social, anche l'augurio del sindaco Giuseppe Sala agli studenti: «Possa essere una parte importante del vostro percorso di vita, volto alla realizzazione dei vostri sogni e delle vostre ambizioni».

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