Cronaca locale

Sui palcoscenici di Expo pure il crac della Lehman

Dal Piccolo al Parenti, le più belle produzioni del cartellone milanese Al Manzoni arriva «Priscilla». Mercoledì la danza di Kaash agli Arcimboldi

Sui palcoscenici di Expo pure il crac della Lehman

Il 2015 dei teatri milanesi avrà il suo fulcro tra aprile e maggio: non a caso, i mesi cruciali per la preparazione e il varo di Expo. Sarà in quel periodo, infatti, che andranno in scena gli spettacoli di maggior caratura internazionale. Come Cendrillon , una riscrittura in chiave contemporanea della fiaba di Cenerentola ad opera di Joel Pommerat, nuova stella del firmamento registico francese, ma anche la Carmen musicata dall'Orchestra di Piazza Vittoria, un ensemble multietnico diretto per l'occasione da Mario Martone. Entrambi questi eventi drammaturgico-musicali saranno ospitati dal Piccolo, ovvero il palcoscenico milanese che, proprio come il Franco Parenti, ha creato una programmazione specifica per il semestre dell'Expo. La tarda primavera sarà anche il periodo del ritorno del musical di qualità, ancor prima che di grande richiamo di pubblico. Da inizio giugno al Manzoni approderà il vecchio bus rosa di Priscilla , la Regina del Deserto, sfolgorante adattamento per il palcoscenico di un film spassoso e irriverente. In contemporanea il Nazionale, tempio ambrosiano del musical, proporrà invece un'antologia delle creazioni più suggestive dei Momix, nel trentacinquesimo anniversario della fondazione di questa acrobatica compagnia (che forse tenterà di far un po' ombra alle pirotecniche. In attesa di Expo, e del clima inevitabilmente festoso che porterà con sé, il cartellone invernale si presenta ricco di spettacoli incentrati su di una situazione economica tutt'altro che ridente. Si comincia mercoledì agli Arcimboldi con Kaash , primo dei grandi spettacoli di danza contemporanea dei Pomeriggi Musicali, nato dalla collaborazione di Akram Khan con due celebri talenti, il visual artist Anish Kapoor e il compositore Nitin Sawhney. «Dei indù, black holes, la concezione ciclica indiana del tempo, il tabla indiano, i concetti di creazione e distruzione» sono i punti di partenza per questa pièce del 2002.

Nella sala grande del Parenti, dal 16 gennaio, quattro amici attorno al tavolo di un bar racconteranno le storie dei loro fallimenti individuali in Giocatori , il testo del drammaturgo catalano Pau Mirò riambientato nella Napoli dei nostri giorni da Enrico Ianniello. Dal 29 gennaio al 15 marzo il Piccolo Grassi proporrà invece la narrazione di un fallimento epocale, quello della banca d'affari che dà il titolo alla Lehman Trilogy , la nuova, fluviale produzione di Luca Ronconi imperniata sul testo di un suo ex aiuto regista (e oggi drammaturgo di fama internazionale), Stefano Massini. Quasi in contemporanea, il Tieffe Menotti ospiterà Claudio Santamaria alle prese con Gennant Gospodin, un goffo ribelle anticapitalista, un personaggio acutamente ironico e paradossale creato dalla penna del berlinese Philipp Lohle. Molto meno ironica, anzi sorprendentemente venata di toni noir, la nuova produzione di Fausto Paravidino focalizza le paure di un periodo di incertezza sociale ed esistenziale. I vicini , in calendario all'Elfo Puccini dal 4 al 15 febbraio, è una pièce rarefatta e sospesa, nella quale due giovani coppie si incontrano e soprattutto si scontrano tra le mura domestiche. Nella prima metà di marzo, il Ringhiera riproporrà un meritato successo della scorsa stagione. Italia Anni Dieci nasce dalla collaborazione tra la compagnia Atir e il drammaturgo Edoardo Erba, nel tentativo di raccontare il decennio più tragicomico della nostra storia nazionale.

Uno spettacolo non si sa se più divertente o più dolente, ma di certo sentitamente interpretato.

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