Cronaca locale

Sul nuovo assessore inizia già il pressing per sanare il Leonka

A una settimana dalla nomina è partito già il pressing sul neo assessore all'Urbanistica Alessandro Balducci. A tirare per la giacchetta il docente prestato alla politica i leonvcavallini, che dismessa la mimetica, si danno alla diplomazia. Senza nemmeno dare il tempo al prof di sistemare le sue cose nel nuovo ufficio, gli fanno trovare sulla scrivania una lettera in cui dettano tempi e condizioni per la soluzione della «questione Leoncavallo».

Come è noto non è stata approvata entro i termini previsti (30 aprile) la permuta urbanistica dell'ex cartiera di via Watteau di proprietà del gruppo Cabassi, con i due edifici comunali, l'ex scuola di via Zama e la palazzina incompiuta di via Trivulzio. Nonostante il parere favorevole del la giunta- la legalizzazione del centro sociale di via Watteau era una delle promesse elettorale del sindaco Pisapia - il fuoco amico della maggioranza in consiglio non ha permesso il voto in tempi utili. Un episodio citato esplicitamente dall'ex assessore all'Urbanistica Lucia De Cesaris, che firmava la permuta, tra i casi di scollamento tra giunta e centrosinistra, che ha portato alle sue dimissioni. «C'è stato un pezzo della maggioranza che non ha ritenuto di sostenere un'operazione coraggiosa e di grande innovazione» ha detto.

Tra i più critici rispetto all'operazione, il presidente del consiglio comunale Basilio Rizzo della sinistra radicale che i compagni, intervenuti di persona a Palazzo Marino, non erano riusciti a convincere. Ora i leoncavallini tornano alla carica, chiedendo una «spinta propositiva» per «una soluzione entro l'autunno » anche perché non sia «grimaldello elettorale di nessuno». Nella lettera gli autonomi sottolineano come sia un momento «in cui la giunta si trova a governare la chiusura dell'Expo, le difficili questioni legate alla metro e al nuovo stadio, proprio con le elezioni comunali sempre più vicine. Rimane però sul Suo tavolo una delibera, opera di chi l'ha preceduta, approvata da tutta la giunta. Le chiediamo quindi una spinta propositiva, magari cercando di mettere a un tavolo tutti gli attori.

Il 18 ottobre il Leoncavallo compirà quarant'anni, età che impone che il consiglio comunale si esprima».

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