Cronaca locale

Sul palco dell'Après-coup il monologo di Artemisia

Marta Comerio: «Racconto tante femminilità»

Sul palco dell'Après-coup il monologo di Artemisia

Una donna appassionata, non conformista. Che ha subito uno stupro da un amico del padre. Che ha vinto il processo, ma nessuno ha condannato lo stupratore. Che era un'artista, una pittrice. Una storia vera, accaduta nel 1600, e anche una storia che potrebbe capitare oggi. «Perché in realtà racconto tante femminilità che convivono in una figura come quella di Artemisia Gentileschi, figlia di Orazio» dice Marta Comerio, attrice e doppiatrice che inizia il suo percorso teatrale con Franco Parenti, è allieva di Strehler ed è co-fondatrice nel 2008 della compagnia teatrale Lupusagnus. È la Comerio che ha voluto approfondire la figura di questa artista chiedendo ad Aquilino, drammaturgo e autore, di scrivere «Artemisia, le tinte forti della passione», monologo ispirato alla pittrice e donna libera. Il testo sarà in scena per la prima volta stasera da Apres Coup, in via Privata della Braida 5, zona Porta Romana (www.apres-coup.it). Le personalità anticonformiste si incontrano: lo è stata Artemisia, lo è la Comerio, come lo è David Ponzecchi, il fondatore di Apres Coup dopo una laurea in chimica e anni passati nel mondo della ricerca farmaceutica. «Il gruppo che dirigevo negli Stati Uniti ha creato un farmaco efficace per una malattia rarissima. Lo ha comprato una grande industria farmaceutica. Mi sono trovato con la possibilità di cambiare vita: continuare a fare il manager o iniziare un nuovo percorso». E così Ponzecchi, cresciuto a Monza e poi in giro per il Mondo ma con l'Italia sempre in testa, apre Apres Coup a Milano, un luogo che vuole ricordare il primo Novecento «perché, malgrado quel periodo sia stato molto difficile, l'arte e la cultura univano, generavano pensieri, approfondimenti. E qui m'ispiro a quell'epoca: io non sono accademico, ma un facilitatore perché le idee circolino». Arredamenti di modernariato, un ampio bancone del bar, una cucina di piatti leggeri e saporiti, ma anche una galleria d'arte che ospita mostre varie a cura di Sarah Lanzoni, un programma di teatro e varie altre serate a tema nel bistrot ricavato in un'ex officina di condizionatori.

Anche l'Artemisia della Comerio sarà trasportata nel primo Novecento: «Voglio evocare l'idea che il coraggio e la forte personalità di Artemisia sono in tante donne, aldilà di un'epoca precisa: studiare la sua vita mi ha illuminato».

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