Cronaca locale

Sul palco i nuovi mostri della società moderna

In cartellone tanti titoli che svelano il lato oscuro della vita, tra classici e contemporanei

Sul palco i nuovi mostri della società moderna

Su un palcoscenico teatrale una maschera non serve a nascondere, ma ad evidenziare un'espressione, una verità. Questo il messaggio che appare chiaro nella stagione 2018/19 del Filodrammatici: sotto la direzione artistica di Tommaso Amadio e Bruno Fornasari, infatti, nelle 11 prime, tra milanesi e nazionali, oltre alle ospitalità e le collaborazioni con altri teatri milanesi, si vuole riflettere su temi strettamente attuali e comuni. «Il teatro è fatto di mostri» è il titolo emblematico della stagione. E dopo Illecite visioni, il festival che giunge alla VII edizione che celebra l'amore senza etichette, che sarà dal 26 al 28 ottobre, si entra subito nel vivo della stagione con la prima milanese de Il giorno del mio compleanno di Luke Norris, dal 6 all'11 novembre.

Silvio Peroni firma la regia di un racconto che svela la frequente situazione di giovani che non riescono ad accettare la vita adulta, preferiscono nascondersi nella banalità e nelle abitudini conosciute. Anche Fragile, dal 20 novembre al 2 dicembre, è uno spettacolo che racconta storie di vita difficili: un intreccio di distinte esistenze di immigrati che hanno scelto di cercare fortuna in una Londra madre e matrigna, che poco concede e molto pretende. Dopo il ritorno del celebre Paolo Nani, clown sorprendente e maestro di un teatro fisico di alto livello (con La lettera dal 3 al 9 dicembre e Jekyll on ice! il 5,7 e 9), Elio De Capitani si sposta dal Teatro Elfo Puccini di cui è direttore artistico con Ferdinando Bruni, e approda anche in questa stagione al Filodrammatici con Frankestein, il racconto del mostro.

Dal 12 al 19 dicembre la bruttezza del mostro creato da Mary Shelley sarà il punto di partenza per svelare il desiderio e l'aspirazione, estremamente attuali, di essere accettati da una società che invece procede per schematismi difficili da superare. L'invito del Filodrammatici è insomma quello di abbandonare i pregiudizi e le semplificazioni per capire la realtà di oggi, complessa, interconnessa e globale, in cui ci troviamo spesso ad esprimere giudizi prima di aver veramente capito e analizzato la profondità del problema di quella specifica situazione.

Come traspare in La prova, spettacolo in prima nazionale dal 10 al 27 gennaio per il testo e la regia di Bruno Fornasari, commedia sull'opinione confusa con la verità, a costo di barattare la verità per un po' di felicità.

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