Cronaca locale

Tagli alla comunicazione E la Regione chiude Lombardia informatica

Meno 6 milioni, non marketing ma servizio E a Trenord Piuri è l'ad al posto della Farisè

Tagli alla comunicazione E la Regione chiude Lombardia informatica

La parola d'ordine all'indomani dell'elezione era stata «continuità». Sull'autonomia in particolare le prime dichiarazioni del presidente lombardo Attilio Fontana dopo il 4 marzo, sottolineavano il buono del lavoro fatto da Roberto Maroni e la volontà di continuare nello stesso solco. Nei fatti però - pur con il suo aplomb da serio avvocato varesino - il governatore ha imposto una svolta gentile alla politica della regione più prospera e produttiva d'Italia: nel segno della sobrietà.

Il cambio di rotta è evidente già nell'assestamento di bilancio, approvato ieri in aula: spostamenti di risorse per 80 milioni che incideranno sul ben più ricco portafoglio lombardo (oltre 23 miliardi). Una manovra che, almeno nelle intenzioni della maggioranza, lascia da parte gli sprechi. Si comincia con Lombardia Informatica: dopo il richiamo della Corte di conti, la società che avrebbe dovuto produrre software soprattutto sanitari per uso interno, sparisce dalla circolazione. La fine è sancita da un emendamento dell'assessore al Bilancio, Davide Caparini (Lega): l'ente, (466 dipendenti) sarà assorbito da Arca, l'Agenzia regionale centrale acquisti. Nessun rischio occupazionale, pare, ma mezzo milione di risparmi all'anno, secondo i calcoli dell'assessorato. Compatta la maggioranza per il sì, astensione di Pd e M5S, che si impuntano sul blitz dell'esecutivo. La fusione con Arca sarà definitiva nel giro di un anno.

Ma è Trenord l'affare che più interessa al governatore, deciso a portare avanti la rivoluzione, partendo dagli assetti societari e passando anche per le persone. La riunione del cda di Fnm, controllata regionale comproprietaria al 50 per cento dell'azienda di trasporti ferroviari, ha designato il nuovo nome per la poltrona attualmente di Cinzia Farisè: Marco Piuri, cinquantottenne di Saronno che di Fnm è già stato direttore generale. Laurea in Economia alla Cattolica e formazione ciellina, il suo nome dovrà passare dall'ok dell'altra «metà della mela», Trenitalia (gruppo Fs). Almeno fino a quando il matrimonio reggerà: Fontana si è detto «aperto a valutare altre ipotesi», rispetto a quella del divorzio consensuale, dopo che il sottosegretario Stefano Buffagni ha annunciato un impegno del governo ma criticato il progetto.

Svolta anche per la comunicazione: si passa - per usare termini economici - da un'impostazione «corporate», ai confini con il marketing, a una comunicazione «di servizio». Che in spicci significa un taglio del 50 per cento sulla voce di bilancio: da 12 a 6 milioni per lo staff che cederà le sue risorse a investimenti in politiche sociali.

L'ultima seduta del consiglio regionale si chiude con un impegno per settembre: votare un progetto di legge della giunta, a cui già la commissione competente ha dato il via libera: nasce l'Orac, l'Organismo regionale per le attività di controllo che riunisce tre organi in uno: la vecchia Arac (Agenzia regionale anticorruzione), il Comitato controlli e il Comitato per la legalità e la trasparenza.

Circa 500mila euro il costo annuale dell'organismo.

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