Cronaca locale

A tavola con mille sconosciuti (ma il cibo si porta da casa)

«Cenaconme» è nato su Facebook tre anni fa Serate a tema e piazze sempre più gremite

È nata una nuova abitudine a Milano, «Cenaconme». Questa volta si è tenuta sotto gli archi romanici di Sant'Ambrogio. La cena a sorpresa, e a tema, per le strade e le piazze della città è tornata per la settima volta in tre anni. Centinaia di persone si danno appuntamento per una mangiata con dozzine di sconosciuti grazie a Facebook. Il luogo viene svelato solo poche ore prima, anche perchè è una manifestazione per la quale non vengono chiesti permessi. Questa l'idea che porta da anni centinaia di milanesi a cenare in compagnia. L'ultima volta era stata organizzata ai giardini Montanelli, con il tema della festa che era il bianco. Questa volta era il cappello.

«Una rivoluzione umana e urbana» la definiscono gli organizzatori. Questa volta duemila persone hanno fissato un appuntamento per cenare davanti alla basilica, ma ne sono arrivate meno. È proprio un nuovo rito meneghino: «Cenaconme» è un'iniziativa nata e cresciuta su Facebook tre anni fa, il primo incontro fu all'Arco della Pace, ed ormai giunta alla sua settima. Le regole sono poche e semplici come spiega Rossana, gallerista ideatrice dell'evento insieme a Alessandra: «Il contenitore nasce e vuole restare sui social, a ogni cena le persone si devono portare tutto, tavolo e sedie comprese, e ogni appuntamento è dedicato a qualche creativo: questa volta Franco Moschino, l'ultima era per Piero Manzoni». L'invito solitamente viene spedito 24 ore prima con l'indicazione del luogo che resta sconosciuto fino a quel momento, anche perché non vengono richiesti permessi per la festa. E il buon esito dell'iniziativa «testimonia la morte del marketing» sentenzia Rossana: «Pensa che questa volta non abbiamo nemmeno mandato la mail e guarda quante persone, non a caso ci hanno già contattato grossi marchi per inserirsi come come sponsor, ma noi abbiamo rifiutato».

Il gruppo su Facebook «Cenaconme» conta ormai 7mila iscritti e mediamente le foto vengono anche viste quarantamila volte: «C'è anche meritocrazia – conclude Rossana – perchè ogni cena ha un tema e se qualcuno lo interpreta in un modo che piace può vedere la sua opera rimbalzare centinaia di volte in rete». E la festa, il cui tema era il cappello questa volta, inizia a prendere piede anche tra l'ambiente artistico milanese: sabato sera era presente anche Marco Levi, cantautore ormai spesso presente nelle cronache cittadine. «L'idea mi piace soprattutto per il suo carattere pacato e credibile». Ma non solo musicisti, alla festa si è visto di tutto. Dalle famiglie dedite a spendere un sabato sera diversamente, ai giovani creativi. Tutta la città ha partecipato a questa particolare celebrazione per la riapertura al pubblico di piazza Sant'Ambrogio dopo la chiusura del cantiere.

Un tratto caratteristico di «Cenaconme», visto che aveva celebrato anche la riapertura di piazza XXV Aprile.

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