Cronaca locale

Telecamere nei nidi: "Così i nostri bambini saranno più protetti"

Per prevenire i maltrattamenti 600mila euro La Regione: "Casi isolati ma bisogna agire"

Telecamere nei nidi: "Così i nostri bambini saranno più protetti"

Nuovi occhi elettronici sono pronti a entrare in funzione per tutelare i bambini.

Telecamere nei nidi e micronidi. C'è anche questa proposta nel progetto di legge presentato ieri a Palazzo Pirelli. Ad annunciare l'idea l'assessore regionale alle Politiche per la famiglia Silvia Piani, insieme al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. Il progetto, che passerà in giunta giovedì, prevede uno stanziamento di 450mila euro per il 2019 e altrettanti per il 2020: di questi 300mila andranno per la formazione di personale e famiglie, mentre 600mila per l'installazione di sistemi di video sorveglianza all'interno dei nidi.

«L'adesione è volontaria ha spiegato Piani perché lo scopo di questa legge non è di controllare chi lavora, come abbiamo spiegato anche nelle riunioni con gli operatori del settore, ma di tutelare i bambini: in questi anni siamo stati abituati a vedere episodi inaccettabili di maltrattamento e anche se isolati vanno contrastati con progetti adeguati». E se per gli impianti lo stanziamento è doppio rispetto alla formazione è per l'onerosità delle tecnologie, ha spiegato l'assessore rispondendo alle domande dei giornalisti, non per volontà politica di un maggior investimento sulle forme di controllo e repressione. L'idea di Piani è infatti di costruire un sistema in grado di captare gli eventuali segnali di disagio o di maltrattamento, sia che le violenze avvengano a scuola sia tra le mura domestiche. La formazione e l'informazione sono proprio per questo rivolte sia agli operatori che alle famiglie.

A supporto della nuova legge sarà poi costituita una nuova Consulta regionale, «come stabilisce la Convenzione ONU 20 novembre 1989» precisa Piani, che avrà la funzione di suggerire come attuare le linee di intervento. Sarà presieduta dall'assessore regionale alle Politiche della famiglia e ne faranno parte il Garante per l'Infanzia, il responsabile dei dati di Regione Lombardia, i rappresentanti delle Ats, delle Asst, di Anci e delle direzioni regionali in materia di politiche sociali, sociosanitarie di istruzione e formazione. Il progetto è piaciuto molto anche alle donne del Consiglio regionale come ha sottolineato il presidente Fontana: «Credo sia davvero importante che il progetto vada nella direzione di prevenire le eventuali situazioni di disagio sia le azioni inopportune nei confronti dei minori, negli ultimi tempi abbiamo assistito impotenti a molte situazioni che hanno coinvolto famiglie e strutture educative e questa è una risposta ha commentato il governatore lombardo credo che si debba rivolgere un ringraziamento particolare alla componente femminile del Consiglio regionale perché le consigliere Tironi, Beccalossi e Sardone hanno tutte voluto dare un loro contributo che renderà ancora migliore questo progetto».

«Ben venga l'uso massiccio della tecnologia per tutelare la sicurezza. Valuto in maniera positiva la presa di posizione del presidente Fontana e dell'assessore Piani che sono assolutamente in linea con la proposta di legge che ho avanzato per contrastare i maltrattamenti negli asili nido ha affermato Silvia Sardone, consigliere regionale di Forza Italia - l'obiettivo comune è quello di tutelare i bambini ed evitare i gravi episodi accaduti nel passato.

Le persone perbene non hanno nulla da temere dalla videosorveglianza».

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