Cronaca locale

Terrore in Tribunale: spray al peperoncino e aggredisce vigilante

Un coltello in tasca, voleva superare i varchi. E il pensiero è andato alla strage Giardiello

Terrore in Tribunale: spray al peperoncino e aggredisce vigilante

Lo spray al peperoncino è tornato al centro del dibattito sulla sicurezza con l'arrivo di un'altra arma a disposizione delle forze dell'ordine, il «taser». I dubbi riguardano la reale utilità di questi strumenti nelle mani di poliziotti, carabinieri e vigili, per bloccare esagitati e aggressori. Intanto però ieri un utente l'ha usato dentro Palazzo di giustizia, facendo scoppiare il caos. È successo intorno alle 12.30. La vittima del blitz è un vigilante del tribunale. Il violento, un 35enne, è stato fermato dai carabinieri.

Nella tarda mattinata si è creato all'improvviso un certo trambusto all'ingresso laterale di via Freguglia. Ai varchi con guardie giurate e metal detector ha cercato di passare un uomo di 35 anni. Quando l'utente è passato sotto il macchinario che rileva gli oggetti metallici, l'allarme ha suonato. Il vigilante addetto alla sicurezza, come da protocollo, gli ha chiesto di tornare indietro. Di svuotarsi le tasche, depositare nella vaschetta tutte le cose che aveva addosso e che potevano far azionare il segnale e di riprovare a superare il varco. La sicurezza del palazzo, che è un luogo sensibile, è in gran parte affidata a questo tipo di controlli. Tutti, esclusi i dipendenti e i professionisti con uno speciale permesso, devono sottoporsi all'ispezione elettronica della persona e delle eventuali borse. Fu proprio una falla nel sistema di verifiche che permise nell'aprile del 2015 a Claudio Giardiello di entrare armato in un'aula e uccidere tre persone.

Alla richiesta della guardia il 35enne, che poi è risultato con alcuni precedenti di polizia alle spalle, si è alterato e ha dato in escandescenze. Voleva a tutti i costi entrare senza far vedere cosa aveva con sé. Ha reagito prima insultando il vigilante e poi estraendo lo spray al peperoncino e spruzzandoglielo sul viso. «Io non posso più vedere mia moglie, così anche tu non potrai più vedere la tua», ha urlato l'aggressore secondo il racconto dei testimoni. Sono intervenuti i carabinieri in servizio nel palazzo, che hanno fermato l'uomo, in forte stato di agitazione. Il ferito, un 42enne dipendente dell'azienda All System, è stato portato in ospedale per accertamenti. Il 118 lo ha soccorso e lo ha accompagnato in codice verde, le sue condizioni non sono preoccupati. L'esagitato è stato denunciato per possesso di armi, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

In tasca aveva un coltello a serramanico con una lama di dieci centimetri e una secondo bomboletta di spray urticante.

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