Cronaca locale

Trattorie abusive, pony e villette nel campo rom

Illegalità nell'area del Comune. E nelle vicinanze una discarica di elettrodomestici e gomme

Tende delle roulotte «griffate», un ristorante abusivo con la lavagnetta del menu fisso a dieci euro, statue all'ingresso delle villette. A far da contraltare, cumuli di spazzatura riversata sui terreni a fianco. Benvenuti al campo rom regolare di via Chiesa Rossa, un'area comunale dove vivono 280 persone. Dopo l'appello del Pd ad esporre la bandiera europea ai balconi, ne hanno piazzata una lungo la strada che porta al campo. Ieri la consigliera comunale del gruppo misto Silvia Sardone ha effettuato un sopralluogo per rendersi conto della situazione. Lì, come ha ricordato, nel 2016 (tanto per citare) sono state trovate all'interno dell'area 130 tra spade, coltelli e macheti e sempre lo stesso anno tre marocchini sono stati rapinati di 25mila euro per una truffa legata ad un annuncio on line. Più recentemente sono stati rubati all'ex manager dei divi Lele Mora 25mila euro per una finta partita di champagne e c'è stata (lo scorso luglio) una sparatoria tra rivali. «Mi sono confrontata con gli abitanti del campo su parecchie questioni - racconta Sardone - e mi è stato confermato che molti sono pregiudicati e diversi bambini non vengono mandati a scuola. Soprattutto mi è stato detto che praticamente nessuno paga le bollette al Comune, perché a loro dire Palazzo Marino non fa nulla per ottenere i soldi delle utenze: il solito ingiustificato trattamento di favore per i rom, coccolati dalla sinistra». Nel cortile della villetta-trattoria con menù a prezzo fisso all'ora di pranzo i rom hanno acceso il barbecue. «Le tende di una roulotte erano addirittura griffate - continua la consigliera -, ai rom piace ostentare ricchezza e forse è anche per questo che non vogliono assolutamente essere sgomberati per mettersi in graduatoria per un alloggio popolare come fanno migliaia di italiani. Nelle immediate vicinanze invece si sprecano le discariche abusive formate da mobili, elettrodomestici e gomme di auto. Mentre sul retro del campo c'è una vera e propria fattoria con tanto di pony e caprette». La sinistra, domanda provocatoriamente, «avrebbe la stessa tolleranza verso un cittadino non di etnia rom con animali da bestiame nel suo giardino? E soprattutto vorrei capire cos'altro debba succedere a Chiesa Rossa prima che questo campo venga sgomberato una volta per tutte.

Altre pallottole devono volare in aria per regolamenti di conti?».

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