Cronaca locale

«Tre sorelle» e l'«Assassina» di Scaldati, il Beckett italiano

L'impossibilità di essere felici. Potrebbe essere questo il sottotitolo di «Tre sorelle», dell'immenso Cechov, in scena al Teatro Studio Melato fino al 19 marzo. La regia è di Emiliano Bronzino, che torna all'amato scrittore russo dopo «Zio Vanja». Prodotto da Teatro Piemonte Europa, è sicuramente uno degli spettacoli da non perdere. All'Elfo Puccini, due i debutti della settimana: «Assassina» (9/19 marzo) e «Demoni» (10/19 marzo). Quest'ultimo è una commedia di Lars Norén, diretta dal franco-argentino Marcial Di Fonzo Bo, produzione Stabile di Genova. Tema il rapporto di coppia, con gli inevitabili segreti e le conseguenti lacerazioni esistenziali. «Assassina», invece, è il nuovo spettacolo di Enzo Vetrano e Stefano Randisi, che affrontano un testo del drammaturgo siciliano Franco Scaldati, scritto nel 1984. Non conoscete Scaldati? Franco Quadri - e a lui dobbiamo credere - lo considera una sorta di Beckett italiano, capace di portare la poesia sulle scene contemporanee.

La storia è quella di un «giallo della coscienza» (sempre Quadri dixit) in lingua palermitana, che mette in gioco una vecchia e un omino: vivono nella stessa casa e si trovano a condividere lo stesso letto, con loro sorpresa. ABo

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