Cronaca locale

Trekking ad alta quota tra forti e trincee sui fronti del 1915-18

Sullo Stelvio aperti ai turisti i percorsi storici Una app spiega i segreti e le strategie belliche

Trekking ad alta quota tra forti e trincee sui fronti del 1915-18

Sei percorsi tra passato e presente. Sei nuove vie per scoprire i segreti della «guerra bianca» con il supporto delle nuove tecnologie, ma senza inserire nel paesaggio nemmeno un singolo cartello. L'ultimo progetto regionale sul Parco nazionale dello Stelvio è infatti un modo non ancora sperimentato di viaggiare attraverso il museo a cielo aperto rappresentato dal Parco: un percorso nella storia della Grande Guerra che tra quelle montagne vide scontrarsi gli schieramenti del Regno d'Italia e dell'Impero austro-ungarico.

Un conflitto combattuto spesso in luoghi oltre i tremila metri di altitudine. E per questo soprannominato «Guerra Bianca». Ma questa volta, oltre alla visione delle trincee e delle altre testimonianze fisiche di questo conflitto di montagna, sarà possibile, grazie agli smartphone, sentirsi raccontare gli episodi salienti dei diversi luoghi. Così come osservare una serie di testimonianze delle battaglie che segnarono la storia d'Italia, proprio nell'anno del centenario dello scontro mondiale, o dettagli sulla storia degli scenari di avvenimenti storici.

Per godere del progetto sviluppato dalla Regione grazie all'Ente regionale per i servizi all'agricoltura e alle foreste non saranno necessari cartelli di alcun genere: sarà sufficiente avere sul proprio telefono l'applicazione gratuita Near, sviluppata dalla PRT di Cremona, e raggiungere i luoghi di interesse. In quel momento una notifica chiederà se sbloccare i contenuti, proseguendo la propria esperienza immersi nel verde. Questo meccanismo è possibile attraverso l'utilizzo di un dispositivo bluetooth chiamato beacon che fornisce contenuti culturali senza dover posare e gestire cartelli e senza doversi fermare per leggerli.

La descrizione storica e ambientale dei luoghi è affidata alla voce dello scrittore Giuseppe Cederna, mentre le testimonianze d'epoca sono proposte dall'attore Matteo Chioatto. L'avventura sulle tracce della storia è alla portata di tutti: dalle cinque ore mezza per visitare la caserma della valle del Cedec, con un dislivello tra partenza e arrivo di 942 metri, al facile sentiero che conduce a visitare le postazioni d'artiglieria al passo dello Stelvio e che, nel complesso, dura un'ora. Dalle quattro ore per raggiungere Pizzo di Vallombrina, all'ora e mezza per visitare la piana della Moganaccia. C'è tempo e misura per tutti, che si sia escursionisti esperti o dilettanti che amano l'aria aperta.

«I contenuti proposti rendono omaggio a quei soldati che nel sommesso compimento di un dovere e nella convinzione di onorare la propria Patria fino a donarle la vita ha dichiarato l'assessore all'Autonomia e Cultura Stefano Bruno Galli sono stati i protagonisti di quelle tragiche vicende».

«Le montagne ha dichiarato il suo collega con delega agli Enti locali, Montagna e piccoli comuni Massimo Sertori sono uno straordinario terreno di conoscenza, da tutelare e promuovere in modo intelligente e innovativo». «Con questo progetto il Parco nazionale dello Stelvio ha commentato l'onorevole Ugo Parolo, componente alla Camera dei Deputati della commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici investe sulla valorizzazione della sua storia attraverso una app tanto innovativa e interessante quanto semplice da utilizzare.

Mi pare questo progetto esemplare, da studiare e proporre in altri contesti».

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